Classe dirigente unita per Catania - QdS

Classe dirigente unita per Catania

Melania Tanteri e Desiree Miranda

Classe dirigente unita per Catania

martedì 18 Febbraio 2014

I responsabili delle istituzioni al tavolo della “Campagna Etica 2014” promossa dal Quotidiano di Sicilia. Infrastrutture, turismo, economia: le proposte per far rinascere la città

CATANIA – A giudicare dalla partecipazione e dagli interventi, la città metropolitana di Catania è una realtà già esistente, da ratificare solo con la legge. L’incontro di sabato mattina, il primo di un ciclo nell’ambito della Campagna Etica 2014 del Quotidiano di Sicilia, ha rappresentato, per dirlo con le parole del direttore Carlo Alberto Tregua e del primo cittadino etneo, Enzo Bianco, “gli stati generali della società civile”. Un incontro durante il quale rappresentanti delle istituzioni, insieme ai membri di associazioni imprenditoriali, ordini professionali, associazioni di consumatori, sindacati e classe dirigente hanno esposto le loro problematiche, avanzando numerose proposte per migliorare la città. Input perché Catania diventi guida di un territorio attrattivo e vitale, ma solo se valorizzato e promosso. Insomma, tutti uniti per rafforzare il Made in Sicilia estendendolo a ogni settore. Ma senza perdere di vista il ruolo dell’etica, sottolineato da Giovanni Russo, luogotenente dell’Ordine equestre del Sacro Sepolcro, che in proposito non ha dubbi: “L’etica è legale ma non tutto quello che è legale è etico”.
E, nell’argomento cardine dell’incontro di sabato “Catania città metropolitana” è entrato subito il vice presidente dell’Ars, Salvo Pogliese. “È una grande opportunità che la nostra città non può non capitalizzare”. In attesa, però, che il percorso si completi: “Oggi il rischio è che l’autonomia siciliana non serva ai cittadini, ma alla politica e ai sottogoverni”, ha aggiunto Pogliese. L’auspicio, dunque, è che l’iter porti velocemente al nuovo assetto istituzionale previsto dalla riforma. Anche Giuseppe Berretta, sottosegretario alla Giustizia, ha ribadito che “Catania deve svolgere davvero il ruolo di rappresentare un’area vasta e fornire ai cittadini i servizi”, ma non vanno nascosti “i ritardi burocratici di Catania, che vanno azzerati”.
CATANIA RINASCA – “Se c’è nella città questo spirito di riscossa, siamo già a cavallo – ha affermato il sindaco Enzo Bianco. L’importante è che la città parta – ha proseguito – che si dia avvio alle nuove realtà. Catania intende rinascere, ha grandi energie e vuole uscire dalla logica del lamento per approdare a quella,  più produttiva, del progetto”. Tre i macro obiettivi prioritari per Bianco e la sua amministrazione: sicurezza, da leggere anche come tutela dal rischio sismico, sviluppo economico, per rendere Catania città appetibile agli investimenti interni come provenienti dall’estero e promozione turistica. “Intervenire contro il rischio sismico è fondamentale – ha aggiunto il primo cittadino. Bisogna risistemare il patrimonio immobiliare da questo punto di vista, perché rappresenta un’occasione di rimessa in moto dell’economia che, unito al credito di imposta, può dare vero impulso alla città. Riqualificando, infatti, riusciamo a creare molto più lavoro, guadagnando anche dal punto di vista energetico”.
Aspetto evidenziato anche da Giuseppe Scannella, presidente dell’ordine degli architetti. “L’immobile è una ricchezza che per mantenere il suo valore deve essere controllato e riqualificato”. E di agevolazioni per chi investe sul patrimonio immobiliare ha parlato Santo Sciuto, del Credito Siciliano. “Ci sono strumenti positivi, come il credito d’imposta, benefici fiscali o previdenziali per chi vuole investire – ha ricordato, avanzando una proposta: creare zone franche fiscali per recuperare i centri storici”.
 
Argomenti su cui si è soffermato anche il presidente di Legacoop, Giuseppe Giansiracusa, secondo cui il ruolo delle cooperative abitative può essere determinante nel campo del recupero e dal direttore di Confesercenti, Salvo Politino: “Serve agevolare l’accesso al credito, riqualificare il centro storico, promuovendo la creazione di distretti urbani del commercio, e programmare una seria offerta turistica”.
TURISMO E INFRASTRUTTURE – Proprio riguardo al turismo, numerosi sono stati gli interventi e le proposte per sfruttare l’immensa ricchezza storica, culturale e ambientale del territorio. Un aspetto su cui il sindaco ha già iniziato a lavorare, con il Distretto del Sud-est e con il coordinamento dei sindaci delle città patrimonio Unesco di Sicilia e su cui ha insistito il presidente del Parco dell’Etna, Marisa Mazzaglia: “Bisogna trasformare il turismo mordi e fuggi in stanziale, ma per fare questo occorre mantenere e assicurare decoro”. Accoglienza, dunque, oltre a offerta, come sottolineato da Jose Recca, dei giovani di Confcommercio. “Ci manca la cultura dell’accoglienza dei turisti. Noi ad esempio, abbiamo ripreso in mano il progetto della segnaletica in due lingue”. Per aumentare l’offerta in campo internazionale, è l’ad della Sac, Gaetano Mancini ad annunciare quanto avviato dall’azienda. “Stiamo cercando di invertire la tendenza per fare crescere i flussi turistici che sono in condizione di spendere – ha detto, annunciando il progetto Sicilia d’inverno per destagionalizzare il turismo. “Abbiamo bisogno dell’intermodalità – ha aggiunto – di allungare la pista e di fare sistema con il porto".
Un percorso già avviato dal Commissario straordinario dell’Autorità portuale Cosimo Aiello: “L’Autorità – ha affermato – è impegnata con il Comune per aprire e integrare il porto con la città. Sembra una ovvietà. Noi siamo la città dell’accoglienza e dell’inclusione. Dobbiamo lavorare su questo e fare sistema”. Obiettivo impossibile senza la metropolitana, le cui tratte in costruzione dovrebbero vedere la luce entro l’anno prossimo. “Per il 2015 i catanesi potranno arrivare a Piazza Stesicoro”, ha affermato Salvo Fiore, dirigente tecnico Fce. “L’obiettivo vero è quello di collegare il centro cittadino con l’Aeroporto. Sulla prossima programmazione comunitaria ci candideremo con i nostri progetti cantierabili”. E anche l’Amt si sta attrezzando in questo senso. “Stiamo intervenendo sui parcheggi scambiatori: Due obelischi è in piena attività  ha spiegato il presidente Carlo Lungaro – Nesima è importantissimo e, tra due anni al massimo, si attiverà. Fontanarossa lo inaugureremo tra qualche mese”. Non solo turismo, però.
LO SVILUPPO ECONOMICO – Tra le priorità segnalate all’amministrazione e sulla quale questa si sta spendendo, c’è lo sviluppo economico, partendo dal mantenimento delle eccellenze industriali e del rilancio delle imprese artigiane, oltre al reperimento dei fondi necessari sia in campo europeo che con il project financing. “Con il piano di azione per l’energia sostenibile – ha dichiarato Rosario Lanzafame, dell’Apea (Agenzia provinciale energia e ambiente) – potremmo ridurre i costi ed emissioni e aumentare il numero dei posti di lavoro”. Per il segretario della Cgil etnea, Angelo Villari, bisogna attrarre gli investimenti per ricreare ricchezza, sviluppo e lavoro: “Dobbiamo puntare sull’agroalimentare, sulla tecnologia e sul turismo”. Sebastiano Truglio, presidente dell’Ordine dei Commercialisti ha evidenziato la necessità di un tavolo tecnico permanente e di uno sportello per le imprese che vogliano investire nelle Zfu. “In città i mercati a Km zero” è l’iniziativa già attuata dal presidente di Coldiretti, Giovanni Pappalardo, e sulla quale si continua a puntare per combattere la malavita. “L’invito che faccio al sindaco – ha dichiarato Giovanni Selvaggi, presidente di Confagricoltura – è quello di intervenire contro gli abusivi che vendono le loro arance che noi non sappiamo da dove provengono, che trattamenti hanno subito”.

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