Milazzo (Me) - Una stazione “vietata” ai disabili senza informazioni né personale - QdS

Milazzo (Me) – Una stazione “vietata” ai disabili senza informazioni né personale

Valeria Zingale

Milazzo (Me) – Una stazione “vietata” ai disabili senza informazioni né personale

mercoledì 23 Settembre 2009

Disagi per i passeggeri delle ferrovie: il sindaco Italiano sollecita l’intervento di Trenitalia. Milazzo: barriere architettoniche, monitor spenti e biglietteria part-time

MILAZZO (ME) – Viaggiare in treno in Sicilia è sempre più difficile ed i disagi si aggravano nel periodo estivo, proprio quando si fa più uso delle ferrovie. è una lotta senza fine contro l’ordinario disservizio. è così alla stazione ferroviaria di Milazzo dove i servizi più banali diventano un lusso. Da diversi mesi, i tabelloni informativi arrivi/partenze all’ingresso, i monitor vicino la biglietteria ed anche i tabelloni ai binari non sono funzionanti e così chiunque si trovi lì a prendere un treno, non ha nessuna informazione immediata su orari, binari e ritardi.
All’interno della stazione, poi, non si trova “anima viva” deputata a fornire informazioni e gli altoparlanti automatici non sempre funzionano come dovrebbero. A ciò si aggiunge la chiusura, in alcune ore della giornata, della biglietteria, sostituita da una macchinetta self service, che sovente è pure fuori uso. Ma quello che non trova assolutamente giustificazione è il trattamento riservato ai disabili. Storie di ordinari disservizi – come si diceva. Una di queste è finita nella scrivania del primo cittadino di Milazzo, Lorenzo Italiano. Nella lettera di protesta, un cittadino racconta di essere arrivato alla stazione in tarda serata assieme ad un disabile. Sceso dal treno, al binario 3 ha cercato la passerella per raggiungere l’uscita, ma non l’ha trovata perché la passerella non esisteva. L’uomo non ha potuto far altro che trasportare in braccio il portatore di handicap.  “Non è possibile che alla stazione di Milazzo l’abbattimento delle barriere architettoniche non sia stato ancora previsto” – ha commentato il sindaco mamertino. “Se le altre disfunzioni sono inconcepibili per una località turistica, il mancato abbattimento delle barriere architettoniche rappresenta un vero e proprio inadempimento di precise norme di legge”.
Il decreto presidenziale n. 503 del 24 luglio 1996 recante norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici, recita all’art. 25: “Le principali stazioni ferroviarie devono essere dotate di passerelle, rampe mobili o altri idonei mezzi di elevazione al fine di facilitare l’accesso alle stesse ed ai treni alle persone con difficoltà di deambulazione (…). In assenza di rampe, ascensori, o altri impianti necessari per un trasferimento da un marciapiede ad un altro, il disabile su sedia a ruote può utilizzare i passaggi di servizio a raso purchè accompagnato da personale di stazione appositamente autorizzato, ad integrazione di quanto previsto dall’art. 21 del decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 753”.
La grave situazione in cui versa la stazione mamertina è stata denunciata dal primo cittadino in una lettera inviata alla Direzione Generale Trenitalia – Gruppo Ferrovie dello Stato – di Roma, in cui si sollecita un intervento “affinchè i disservizi che, ormai da troppo tempo, si registrano abbiano a cessare e non continuino a produrre conseguenze negative per l’immagine della città”.

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