Morta da due settimane, i figli non si arrendono - QdS

Morta da due settimane, i figli non si arrendono

redazione

Morta da due settimane, i figli non si arrendono

venerdì 21 Febbraio 2014

I parenti di Grazia Bruno continuano a sostenere che si tratti di decesso "apparente" e chiedono che la donna venga nuovamente esaminata dai medici

I parenti di Grazia Bruno non si arrendono: chiedono che la donna di 68 anni, morta a causa di un tumore, che hanno vegliato per otto giorni sostenendo che si trattava di un caso di “morte apparente”, sia nuovamente esaminata dai medici.
 
I figli vogliono continuare a vegliare la madre nonostante i funerali si siano svolti una settimana fa (e il decesso sia stato dichiarato giovedì 6 febbraio scorso a Villagrazia di Carini, in provincia di Palermo). La bara, fino a mercoledì, resterà in un deposito del cimitero di Carini (Palermo) in attesa di essere tumulata. Ma i figli hanno chiesto, con una formale denuncia al procuratore Maurizio Scalia, di riavere la loro mamma perché sono convinti che possa essere ancora viva e hanno paura che si sia risvegliata nella bara.
 
La Procura, che ha aperto un fascicolo a carico di ignoti (il titolare è il sostituto Gaspare Spedale), ha sequestrato le cartelle cliniche della donna a cui è stato fatto anche un elettrocardiogramma, durato mezz’ora, che non ha evidenziato segni di vita. I parenti possono chiedere all’Asp di non tumulare il feretro.
 
Nei giorni scorsi, per superare l’opposizione dei familiari, era stata necessaria un’ordinanza del sindaco che ha ordinato di seppellire la salma. Anche al procuratore i figli hanno ribadito la loro convinzione, sostenendo che il corpo della madre non presentava alcun segno di rigor mortis né mostrava segni di decomposizione nonostante il lungo periodo trascorso dal decesso certificato dai medici.
 
"Per noi – hanno ripetuto i figli della donna – resterà sempre il rimorso che abbiamo tumulato nostra madre ancora viva”.
 

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017