Fannullone, non hai scampo - QdS

Fannullone, non hai scampo

Raffaella Tregua

Fannullone, non hai scampo

mercoledì 26 Febbraio 2014
Se da ogni parte ciò che si sente e si legge sono sprechi, incompiute, risorse non spese (mi riferisco ai fondi Ue 2007-13 di cui la Sicilia ha usato solo il 40%), burocrazia sorda e cieca, politica corrotta o incapace e così via allora mi pongo una sola semplice domanda: perché? La risposta è altrettanto banale quanto difficile è la soluzione: perché l’etica si è persa, è andata altrove. L’etica che conduce a scelte giuste e oneste si è allontanata dai nostri cuori, l’abbiamo dimenticata, nascosta, lasciata andare alla deriva.
 
Così quando un giovane come Matteo Renzi rompe schemi e modelli comportamentali, quando va dritto e lo fa avanti tutta senza fermarsi di fronte a nulla, allora mi convinco che, anche se con enorme fatica, le cose si possono ancora cambiare. Vedremo adesso, che è il presidente del consiglio forse il più giovane, cosa riuscirà a realizzare contro lobby, interessi di parte, caini e serpi.
 
Ma è un ragazzo sveglio, lo ha già dimostrato ed io pur non appartenendo al suo partito, gli ho creduto e l’ho votato. In Sicilia, purtroppo ancora non si vede lustro. Una classe politica che continua a fare dichiarazioni, lavorare poco (soltanto 132 giorni in un anno, appena 10 sedute a gennaio e quattro in febbraio finora) non depone affatto bene verso un cambiamento. Se ogni deputato siciliano ci costa 300 mila euro l’anno e lavora 132 giorni come potrà mai dare una svolta radicale e contribuire seriamente e concretamente al cambiamento? Mi chiedo con una certa curiosità ed insistenza : cosa fanno gli altri 170 giorni l’anno?
 
Ecco che l’etica ritorna, poiché non è etico percepire un lauto compenso senza produrre alcun risultato. Peggio ancora poiché il non fare indebolisce il fare, i fannulloni portano il cattivo esempio e tolgono forze a chi invece lavora, si affanna, cerca di portare un risultato. Tale comportamento diventa dunque doppiamente dannoso per la società e per noi tutti. L’aria che si respira diventa sempre più pesante ed è la ragione principale per cui dovremmo gridare a coloro che ci stanno affondando: mettetevi a lavorare seriamente da domani mattina o andate a casa. Siamo stufi di sentire parole vuote, dichiarazioni d’intenti e protocolli d’intesa a vario titolo, stufi di proclami e di fiato sospeso, di malcostume e comportamenti illeciti.
 
Concordo a pieno titolo con Grillo sul Vaffa day. Forse solo su quello poiché alla fine di fatti neanche l’ombra nemmeno da parte loro. Avrei preferito che la Sicilia avesse uno Statuto ordinario così da non dover credere che avremmo potuto realizzare qualcosa di Speciale come previsto dal nostro moderno e illuminato Statuto. Ma anche chi governa avrebbe dovuto essere speciale per applicarlo. Così non è stato né lo è oggi. Così ci teniamo lo Statuto e lo incorniciamo per bene continuando a fare il nostro lavoro giorno dopo giorno, sperando che l’esempio dei siciliani che producono possa far sentire male, molto male tutti i fannulloni incapaci e inutili che ci circondano.

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