Nasce il Distretto Sud-Est, locomotiva dello sviluppo siciliano - QdS

Nasce il Distretto Sud-Est, locomotiva dello sviluppo siciliano

redazione

Nasce il Distretto Sud-Est, locomotiva dello sviluppo siciliano

mercoledì 26 Febbraio 2014

Riunisce un territorio che comprende l'80 percento del Pil dell'Isola. La firma alla presenza del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. All'interno il video-racconto della giornata del Capo dello Stato a Catania

E’ stata firmata nel municipio di Catania, alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, la convenzione per la nascita del Distretto Sud Est Sicilia.
 
All’incontro, oltre al sindaco Enzo Bianco Bianco, hanno preso parte il vice presidente nazionale di Confindustria Ivan Lo Bello, il manager internazionale Pasquale Pistorio e il presidente dell’Anas Pietro Ciucci.
 
Presenti anche i rappresentanti dei nove enti fondatori – i Comuni capoluogo, i sindaci di Siracusa Giancarlo Garozzo e di Ragusa Federico Piccitto, le tre Province e le Camere di Commercio delle tre città.
 
"Questa città e gran parte di essa – ha detto il sindaco Enzo Bianco – é convinta che la strada della ripresa passa innanzitutto dalla porta della legalità. Oggi lo Stato ha schierato a Catania una squadra compatta e determinata, la magistratura e le forze di polizia negli ultimi due mesi hanno registrato risultati eccezionali nella lotta alla criminalità organizzata".
 
Bianco ha sottolineato inoltre come con le ultime operazioni delle forze dell’ordine "interi quartieri sono stati liberati da presenze arroganti e da attività criminali insopportabili".
 
"E’ una battaglia dura – ha aggiunto – ma insieme la vinceremo con il lavoro appassionato della mia giunta, con le scelte coraggiose del consiglio comunale e il contributo di maggioranza e opposizione riusciremo a dare segnali chiari in questo senso".
 
"Per il rilancio della nostra città – ha concluso il sindaco – noi puntiamo ad una più razionale governance del territorio. Questa città metropolitana é il perno naturale di un distretto, quello del Sud est della Sicilia, che é potenzialmente la locomotiva dello sviluppo dell’Isola. Quest’area comprende le tre province di Ragusa, Siracusa e Catania. Per noi far partire la città metropolitana non con un approccio di annessione ma di collaborazione con i comuni che la compongono significa affrontare in modo serio i nodi della pianificazione urbanistica con una visione unitaria".
 
 
Il Distretto del Sud-Est della Sicilia nasce per mettere assieme nove enti ed un territorio che conta l’80 per cento del Pil siciliano, due milioni di abitanti e vanta bellezze naturali, storiche ed architettoniche uniche al mondo. La linea proposta dell’Unione Europea è, infatti, quella di finanziare direttamente grandi aree omogenee che contino tra uno e due milioni di abitanti. Il territorio del Distretto del Sud-Est va dall’Etna a Portopalo ma potrebbe anche includere i territori di Taormina e Giardini, di piazza Armerina e Morgantina, tutti siti turistici di grande interesse serviti dall’aeroporto di Catania. Le amministrazioni dei territori coinvolti. dunque, potranno fare squadra per valorizzare le proprie risorse e per utilizzare al meglio i fondi comunitari, gli unici su cui è possibile contare per finanziare le infrastrutture necessarie allo sviluppo". "
 
Grande soddisfazione per un’iniziativa di grande concretezza come quella di oggi, frutto della collaborazione delle istituzioni, ma anche della capacità di iniziativa, è stata espressa da Napolitano: "E’ una prova di capacità di innovazione senza la quale – ha aggiunto il capo dello Stato – non c’è politica nazionale che possa risolvere i problemi del Mezzogiorno".
 
Parole di ringraziamento e riconoscenza sono quelle rivolte al Presidente Napolitano da Ivan Lo Bello, vicepresidente di Confidustria: "Grazie per quanto ha fatto per il nostro Paese. La profonda recessione iniziata nel 2008 ha messo a rischio la tenuta economica, sociale e politica del nostro Paese. Come sa bene sono stati anni terribili e se oggi pur con prudenza guardiamo ad una ripresa, lo dobbiamo a Lei, alle Sue scelte, all’autorevolezza e al coraggio con cui ha affrontato questa temperie".
 
"Siamo le tra le prime provincie italiane, le prime del Mezzogiorno – ha detto Garozzo – a sperimentare questa forma di sinergia virtuosa. La presenza del presidente Napolitano ci onora e ci responsabilizza ulteriormente rispetto agli impegni per la crescita che abbiamo assunto con i cittadini”.
 
 
"In quest’ottica Bianco – si legge in una nota del Comune di Catania – ha già annunciato un piano per la fruizione del più grande vulcano attivo d’Europa con la realizzazione di una strada per raggiungere l’Etna, il potenziamento dell’aeroporto di Catania con l’allungamento della pista per permettere l’atterraggio e il decollo dei nuovi superaerei a pieno carico, la definizione di un unico sistema portuale con i porti interessati specializzati in base alle rispettive vocazioni. Il Consorzio servirà a promuovere, tra l’altro, sinergie tra i territori evitando dannose concorrenze e sovrapposizioni di iniziative".
 
Alla fine della cerimonia della firma del protocollo per il Distretto del Sud est, Napolitano ha incontrato Serena Cacciola, 16 anni, studentessa del terzo liceo scientifico di Linguaglossa, autrice di una delle lettere citate dal Presidente nel suo discorso di fine d’anno, e Nello Riccioli, suo vecchio conoscente. Un momento particolarmente intenso è stato quello della visita di Napolitano alla ‘cammaredda’ in cui cui vengono custoditi il busto reliquiario di sant’Agata e lo scrigno con le sue reliquie.
 
In Cattedrale è stato accolto dall’arcivescovo metropolita Salvatore Gristina e accompagnato dal sindaco Bianco, dal presidente della Regione Rosario Crocetta, dal presidente dell’Ars Giuseppe Ardizzone, dal prefetto Maria Guia Federico e dal commissario della Provincia di Catania Giuseppe Romano.
 
Il Capo dello Stato ha ascoltato con interesse mons. Gaetano Zito, vicario episcopale dell’arcidiocesi di Catania e il parroco della Cattedrale mons. Barbaro Scionti, parlare della storia del Duomo di Catania, mentre il presidente del Comitato delle Feste agatine Luigi Maina ha narrato le vicende delle reliquie della Patrona. Napolitano ha voluto entrare personalmente nella "cammaredda" e lo stesso ha fatto la signora Clio, con la compagna del sindaco, Amanda Jane Succi. Oltre al mazzo di fiori bianchi tenuto insieme da un nastro tricolore, Napolitano ha depositato nel sacello una calla bianca che una signora, in piazza Duomo, gli aveva chiesto di portare alla Santa Patrona.

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