Ars, riforma Province avanti dopo parere Cga - QdS

Ars, riforma Province avanti dopo parere Cga

Raffaella Pessina

Ars, riforma Province avanti dopo parere Cga

venerdì 28 Febbraio 2014

L’assessore Autonomie locali, Valenti, ha fornito chiarimenti all’Aula semivuota. D’Asero (Ncd): “Siamo pronti e disponibili al dialogo”

PALERMO – Sono ripresi ieri pomeriggio i lavori sulla riforma delle province a Palazzo dei Normanni, in un’Aula praticamente vuota. In apertura ovviamente l’argomento affrontato è stato il parere del Cga sulla riforma delle province. “Mi sembra un parere positivo” aveva detto il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta poco prima a Palazzo d’Orleans. E riguardo ai dubbi sollevati in merito alla nomina dei nuovi commissari straordinari oltre la data del 31 dicembre 2013, ha chiarito: “Nel caso di Trapani, il precedente commissario si è dimesso. A Siracusa, se ci dovesse essere la necessità, non avrei alcuna remora a correggere la mia decisione. Ad ogni modo, è l’istituto del commissariamento che si proroga, non la persona fisica. L’incarico – ha concluso- è nettamente politico e fiduciario”.
Nonostante la richiesta di alcuni parlamentari tra cui Formica (lista Musumeci) e Figuccia (Forza Italia) di indire una conferenza dei capigruppo sull’argomento, il Presidente dell’Ars Ardizzone, dopo aver fatto intervenire l’assessore Valenti per spiegare quanto aveva anticipato il Governatore, ha chiesto di proseguire i lavori sulla riforma delle province che sono riprese con l’articolo 5.
Sul fronte politico si registrano le dichiarazioni del presidente Crocetta sul mancato appoggio concreto da parte di Ncd alla maggioranza, partito che “in Sicilia è schiacciato da Forza Italia che è molto più estremista nell’isola che nel resto d’Italia”. Ed ha proseguito: “Per me le alleanze saranno quelle che usciranno fuori dalla riforma delle province. L’Ncd – ha concluso – deve decidere da che parte stare”. Ed in uno sfogo dichiara che i gruppi politici “Non uccidono il governo perché si suiciderebbero anche loro, ma lo si vuol tenere in uno stato di agonia permanente. Ma questa strategia poi la paga la Sicilia – ha proseguito – e anche lì c’è un errore di interpretazione. Alcuni non vogliono le città metropolitane perché non vogliono togliere risorse alla Sicilia ma i fondi destinati alle città metropolitane sono destinate esclusivamente a queste. Chi fa questo ragionamento – ha concluso – fa un danno alla Sicilia”.
Il capogruppo del Ncd all’Ars, Nino D’Asero, ha replicato alle accuse di Crocetta: “Né smania di potere né schiacciamento da parte di Forza Italia. Siamo sempre stati e restiamo aperti al confronto e disponibili al dialogo”. “Abbiamo sempre ritenuto – ha aggiunto – di non doversi fare un’opposizione preconcetta e siamo sempre stati disponibili a dare un contributo che, quando è stato accolto, ha contribuito al miglioramento dei ddl in discussione”. “Sulle riforme, poi – ha concluso D’Asero – che riguardano un sistema di regole valide per tutti, è auspicabile una condivisione ampia e ragionata con la Maggioranza”.
Finanziaria bis in stallo intanto perchè ci sarebbero alcune divergenze all’interno dell’esecutivo sulle priorità. I documenti presumibilmente arriveranno in commissione Bilancio dell’Ars solo negli ultimi giorni della prossima settimana. E sarà difficile che il testo approdi in Aula, come preventivato, a metà del prossimo mese di marzo.

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