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Catania – Circoscrizioni: inutile decentrare se mancano i fondi e il personale

Melania Tanteri

Catania – Circoscrizioni: inutile decentrare se mancano i fondi e il personale

mercoledì 05 Marzo 2014

Un documento dei consiglieri. Il vice sindaco Consoli: “Devono essere messe in condizioni di operare”. Dovrebbero essere il front-office dei cittadini ma finora sono senza dotazioni

CATANIA – Si torna a parlare di decentramento amministrativo. Previsto dalla legge 21 del 2008, che prevede l’attribuzione alle municipalità cittadine di deleghe e fondi per gestirle, a Catania infatti non è mai diventato realtà, nonostante le battaglie dei presidenti delle circoscrizioni, che qualche anno fa chiesero addirittura un consiglio straordinario per discuterne, e nonostante l’anno scorso proprio l’assemblea cittadina ha approvato il Regolamento per trasformare delle norme scritte in pratica.
 
Oggi, l’amministrazione sembra però aver compiuto un passo avanti, non solo riproponendo la questione, ma avviando la discussione per fare delle circoscrizioni cittadine dei veri e propri uffici comunali decentrati. Per questo motivo il vice sindaco con delega al Decentramento, Marco Consoli e la presidente del Consiglio comunale, Francesca Raciti, hanno incontrato i sei presidenti delle circoscrizioni, per stabilire le necessità di ogni quartiere, in modo da poter mettere mano a una programmazione, anche finanziaria, in vista della redazione e approvazione del Bilancio di previsione per l’anno in corso, che dovrebbe essere approvato entro il mese di aprile.
“Le circoscrizioni – ha spiegato la Raciti – dovranno diventare un front office in cui, grazie a una serie di convenzioni, si potranno chiedere certificati, visure catastali e scegliere o cambiare il Medico di famiglia”. Non solo. L’idea è quella di coinvolgere anche altri assessorati, come quello alla Cultura e quello allo Sport, per fare sì che le municipalità possano poter organizzare dei cartelloni o gestire anche gli impianti cittadini “Stiamo studiando – ha sottolineato ancora la presidente del consiglio – di concerto con l’assessore allo Sport Valentina Scialfa, la possibilità di affidare la gestione anche dei piccoli e piccolissimi impianti dei quartieri non soltanto alle Società sportive ma anche alle municipalità”.
Il vice sindaco Consoli ha spiegato che, con l’attribuzione di fondi specifici le municipalità possano trasformarsi in veri e propri punti di riferimento per il cittadino che “piuttosto che venire in centro, potrà, nel proprio quartiere, grazie a una serie di convenzioni che stiamo attivando, chiedere per esempio certificati di carichi pendenti e casellario giudiziario, il rilascio di visure catastali o scegliere o cambiare il Medico di famiglia”.
“La novità reale è legata all’utilizzo in pieno delle deleghe – ha evidenziato Consoli – dal momento che il problema era legato al fatto che non vi era quella dotazione finanziaria che permetteva alle municipalità di utilizzarle”. Deleghe che ora, dunque, potranno passare dalla carta alla pratica. “Dobbiamo rilanciare il decentramento che, allo stato attuale non va: le municipalità così, servono a poco. Dal momento che pensiamo rivestano un ruolo importantissimo, soprattutto per una città grande come Catania, e vorremmo fossero veramente i front office più avanzati dell’amministrazione, riteniamo che debbano essere messe in condizione di operare”. Una richiesta portata avanti anche dai consiglieri di circoscrizione che si sono costituiti in coordinamento per portare avanti le stesse istanze e hanno prodotto un documento congiunto con alcune proposte.
 
“L’intenzione è quella di farsi ascoltare – ha commentato il consigliere Marco Di Blasi – e in questo siamo assolutamente compatti. Per questo abbiamo presentato un documento congiunto con cui chiedere al sindaco Bianco di trasferire le risorse alle municipalità e, nell’attesa, dotare le circoscrizioni di una squadra di dipendenti che possano effettuare i piccoli interventi in relazione, ad esempio, alle manutenzioni e alla cura del verde pubblico”.

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