Vento d’oriente per Termini Imerese, Nissan e Mitsubishi interessate al post Fiat - QdS

Vento d’oriente per Termini Imerese, Nissan e Mitsubishi interessate al post Fiat

Rosario Battiato

Vento d’oriente per Termini Imerese, Nissan e Mitsubishi interessate al post Fiat

giovedì 06 Marzo 2014

Due società di scouting trattano proposta da 900 milioni

PALERMO – A Termini Imerese le tute blu sono abituate a muoversi coi piedi di piombo quando i politici parlano di grandi novità per il futuro dell’impianto, ma questa volta ci sono i presupposti per poter valutare con interesse la proposta di “Sicilia naturalmente” che prevede la riapertura dello stabilimento Fiat chiuso dal 2011 e l’assunzione dei circa 1200 operai attualmente in cassa integrazione. La buona notizia, inoltre, è che si tratta di un progetto di sviluppo per auto elettriche, insomma una concreta possibilità di entrare nel mercato.
Ieri è stata presentata al presidente della Regione e alla commissione “Attività produttive” l’istanza per l’avvio del progetto “Sicilia naturalmente” per la riapertura dello stabilimento ex Fiat di Termini Imerese. L’ha depositata Stefania Amato, legale per conto delle società “Protrade” e “Career conseling”, con tutta la documentazione necessaria per chiedere l’avvio di un’intesa. Dai tempi della grande illusione della Dr Motor è la prima volta che qualcuno si affaccia con una proposta veramente concreta: avviare uno stabilimento per la produzione di auto elettriche di ultima generazione.
Dietro le due società di scouting ci sarebbero grosse aziende internazionali, tra cui un importante produttore asiatico, si vocifera di un derby nipponico tra la Mitsubishi e la Nissan, ma al momento l’emissario non si sbilancia e non si fanno nomi e cognomi prima della presa in visione degli impianti. Il piano è sostanzioso, 900 milioni di euro, e le trattative sembrano proseguire: siamo al terzo incontro negli uffici della presidenza della commissione parlamentare a Palazzo dei normanni. Ovviamente tutto dovrà comunque passare dal tavolo aperto al ministero dello Sviluppo economico.
Il progetto non si limita alla produzione di automobili, perché si legge in una nota di Bruno Marziano, presidente della commissione Attività produttive, “prevede anche la possibilità di realizzare un centro ricerche collegato allo stabilimento di produzione, e si porrà da interfaccia con le realtà esistenti nel territorio siciliano nel campo della ricerca e della elettronica, come l’azienda St Microelectronics”. Stando a indiscrezioni, anche il governatore Crocetta e l’assessore al ramo Vancheri avrebbero espresso un certo interesse a sostenere la proposta. Tutto questo in perfetta combinazione con la visita siciliana del premier Matteo Renzi.

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