Prezzi assicurazione auto in calo, soprattutto al Sud - QdS

Prezzi assicurazione auto in calo, soprattutto al Sud

Jessica Marzella

Prezzi assicurazione auto in calo, soprattutto al Sud

giovedì 06 Marzo 2014

Riduzione del 4,4% per le polizze assicurative nel 2013: ad affermalo è l’Aiba, che precisa come il calo sia più evidente a Napoli, Bari e Palermo

Che il prezzo delle assicurazioni auto nel nostro Paese sia trai più cari in Europa non è certo un mistero. Proprio per questo gli automobilisti italiani hanno imparato come trovare il miglior preventivo dell’assicurazione auto, analizzando con attenzione le proprie esigenze e quindi affidandosi ai portali di comparazione online.
 
Mettendo i prodotti Linear a confronto con quelli di Genertel, Direct Line e delle altre compagnie assicurative, infatti, si può scoprire non solo qual è la polizza auto più economica, ma anche la più adatta alle proprie abitudini di guida.
 
Riguardo al costo delle assicurazioni auto, tuttavia, la situazione non è così drammatica come si crede: secondo i dati diffusi dall’Aiba (Associazione italiana Brokers di Assicurazioni e Riassicurazioni) in collaborazione con Innovation Team, infatti, le tariffe delle polizze auto nel 2013 erano in calo rispetto a quelle del 2012.
 
In particolare, si tratta di una diminuzione del 4,4%: se alla fine del 2012 un automobilista italiano pagava in media 616 euro per assicurare il proprio veicolo, nel 2013 il costo medio della polizza auto era di 589 euro. Il calo interessa tutte le province italiane, ma quelle dove è più evidente sono al Sud: in particolare, a Bari i prezzi sono scesi del 12,1%, a Palermo del 11,3% e a Napoli dell’11,1%.
 
Una notizia che non può certamente non rallegrare gli automobilisti di queste province, storicamente penalizzati da prezzi per l’assicurazione auto notevolmente più alti della media nazionale, specie se messi in rapporto con i prezzi pagati dagli automobilisti delle province del Nord Italia.
 
Anche al Nord, comunque, le tariffe sono scese: a Bologna nel 2013 si è registrato una calo del 10,3%, a Verona del 9,8% e a Trento dell’8,6%. Secondo l’Aiba, inoltre, questa tendenza continuerà anche nel corso del 2014. Ma le note positive non finiscono qui: nel 2013, per la prima volta, si è annullata la differenza dei costi del premio assicurativo tra uomini e donne, finalmente equiparati alla guida grazie alla Gender Directive.
 
L’analisi, realizzata considerando i prezzi di listino applicati alle automobili e i profili più comuni di automobilisti, dimostra poi che il
calo dei prezzi riguarda soprattutto le compagnie assicurative tradizionali, che fanno registrare una diminuzione dell’8,6% delle tariffe tra il 2012 e gennaio 2014. Le compagnie online, invece, nello stesso periodo hanno abbassato i prezzi dell’8,1%. Al contrario, le assicurazioni legate al ramo bancario hanno registrato un aumento dei prezzi dell’8,5%, mitigato però dagli sconti previsti per i correntisti.
 
Nonostante la raccolta dei premi sia in calo del 5,9%, poi, le compagnie assicurative registrano il miglior risultato da 20 anni in tema di rapporto tra i costi sostenuti e i ricavi guadagnati: il cosiddetto “combinated ratio”, infatti, è pari al 92,2%. Questo straordinario risultato è dovuto alla diminuzioni dei degli incidenti stradali e al calo del costo medio di questi incidenti: sono infatti in netto calo i sinistri che provocano danni di lieve entità alle persone coinvolte.
 
Per quanto riguarda invece i canali di vendita, la parte del leone è ancora delle compagnie tradizionali, ma le dirette hanno aumentato dell’8,8% la loro quota di mercato. In aumento (2%) anche le vendite delle assicurazioni legate al ramo bancario. È necessario sottolineare, poi, il ruolo fondamentale dei portali di comparazione online: il 50% delle polizze auto, infatti, viene stipulato tramite un aggregatore, il cui utilizzo, rispetto al 2012, è cresciuto del 78,3%.
 
Diminuisce, invece, il divario di prezzo tra le compagnie tradizionali e quelle dirette: se tra il 2009 e il 2010, infatti il divario di 150 euro poteva convincere i consumatori ad abbandonare le prime per le seconde, attualmente la differenza di soli 64 euro non svolge lo stesso incentivo.
 
In entrambi in canali distributivi, invece, l’offerta di prodotti è rimasta sostanzialmente invariata, anche se bisogna sottolineare che sempre più compagnie offrono la possibilità di mantenere invariata la classe di merito interna in caso di incidente.
Infine, il rapporto Aiba sottolinea come la capacità di scegliere consapevolmente sia il modo migliore per risparmiare, al di là del proprio profilo di automobilista.

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