Istat: il patrimonio immobiliare dell’Isola antico e insicuro, circa 1,3 mln di case senza i criteri antisismici. Ordine ingegneri: 9,5 mld per la messa in sicurezza attiverebbero 200mila posti
PALERMO – L’edilizia può rinascere, ma basta con le colate di cemento. Lo ricordano, ormai quotidianamente, referenti politici, istituzionali e gli addetti ai lavori in un appello che è rinvigorito dalle notizie che giungono dalla cronaca e che attestano i crolli spontanei del patrimonio edilizio. Il futuro dell’edilizia, ormai non c’è molta scelta, è tutto nell’efficienza statica ed energetica, i due parametri su cui l’Europa vorrà basare una parte sostanziosa della futura programmazione europea.
Ci vorrà molto tempo e un impiego di cifre da capogiro, ma cominciare a costruire l’idea di un’edilizia sostenibile e adatta ai nostri tempi è l’unica possibilità che abbiamo per recuperare quel patrimonio perso di occupazione e di ore lavoro, mettendo al contempo le nostre maestranze a disposizione di un’idea più europea di casa e di città.
In ballo ci sono cifre a nove zeri e migliaia di posti di occupazione.