Palermo - Decoro urbano: la lotta ai bivacchi non propone soluzioni alternative - QdS

Palermo – Decoro urbano: la lotta ai bivacchi non propone soluzioni alternative

Luca Insalaco

Palermo – Decoro urbano: la lotta ai bivacchi non propone soluzioni alternative

venerdì 25 Settembre 2009

L’opposizione attacca le scelte fatte dal Comune: “Occorre andare oltre gli sgomberi forzati”. Foro Italico e Ponte dell’Ammiraglio sono le zone più interessate dal fenomeno

PALERMO – Mentre una vera e propria bufera mediatica si è abbattuta sul sindaco Diego Cammarata e sulla sua “gestione privatistica” del personale comunale, il capo dell’amministrazione di Palazzo delle Aquile prova a continuare la sua azione di governo senza farsi scalfire dagli attacchi che provengono da più parti.
Il primo cittadino, infatti, ha ripreso in mano l’ordinanza emanata nelle scorse settimane e annunciato un giro di vite sui clochard, ovvero coloro che turbano il “decoro pubblico”.
Il primo cittadino ha chiesto al comandante della Polizia municipale e al neo assessore alla Polizia municipale, Francesco Scoma, di inasprire i controlli nei siti in cui vengono abitualmente allestiti bivacchi più o meno permanenti – è il caso del prato del Foro Italico e del Ponte dell’Ammiraglio – e invoca la collaborazione di Prefetto e Questore “a supporto dell’intervento della Polizia municipale per il controllo e lo sgombero”.
Proprio il Ponte dell’Ammiraglio, lo scorso mese di aprile, è stato oggetto di una “bonifica” da parte di Carabinieri, Vigili urbani e addetti dell’Amia. Il complesso architettonico di epoca normanna, infatti, è uno dei tetti privilegiati da chi non può permettersene uno migliore.
“Comprendo perfettamente – ha detto il primo cittadino – che si tratta di persone che vivono in condizioni di assoluta indigenza, ma questo non può giustificare la trasformazione della città in un dormitorio pubblico. Ci sono esigenze di decoro, ma anche di igiene, che riguardano tutti i cittadini e che vanno rispettate”. Per contrastare il fenomeno Cammarata non esclude quindi un “presidio costante di alcune zone al fine di evitare che la notte divengano dormitori all’aperto”.
“Si tratta di uno dei tanti problemi irrisolti della città – ribatte il consigliere del Pd, Salvatore Orlando – e come al solito, il primo cittadino dimostra tutta la sua inadeguatezza e insensibilità: si è affrettato ad annunciare di voler cacciare gli indigenti dal Ponte Ammiraglio e dal Foro Italico, senza però indicare ‘soluzioni alternative’ a persone che molto spesso sono finite, loro malgrado, in condizioni di grande difficoltà”.
“L’amministrazione comunale – continua il consigliere – ha il dovere di mettere a punto un piano organico per affrontare il problema dei senzatetto, ma gli sgomberi forzati non possono essere una soluzione: bisogna coinvolgere associazioni e comunità che da anni si occupano di queste realtà e individuare spazi e mezzi necessari. È vero, la città non può essere trasformata in un dormitorio pubblico, ma bisogna stare molto attenti ad innescare meccanismi che potrebbero sfociare nell’intolleranza”. 

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017