Lo ha dichiarato Maurizio Landini, a margine del congresso regionale di Enna: "Il mediterraneo dovrebbe essere il centro logistico di uno sviluppo che non sia fondato sulle armi"
“La Fiom Sicilia, nel rispetto della autonomie, intende essere una parte del movimento No Muos”. Lo dice Maurizio Landini, a margine del congresso regionale della Fiom che si svolge a Enna . Sull’assenza della Cgil alle iniziative del No Muos Landini dice: “Anche noi consideriamo che non sia oggi la scelta più utile da fare perché la nostra idea del Mediterraneo e del Sud del Mediterraneo è quella che l’Italia per la posizione geografica che ha dovrebbe essere il centro logistico di uno sviluppo che non deve essere fondato sulle armi ma su altri valori e attività”.
“Siamo rispettosi delle autonomie del movimento e nel rispetto di questo abbiamo intenzione di dare il nostro contributo di idee. Sono qui per il congresso regionale della Fiom e a metà aprile ci sarà quello nazionale – ha aggiunto Landini rispondendo alle domande sul rischio di militarizzazione dell’Isola – e questo è uno dei temi, insieme a vicende nazionali che riguardano le grandi opere o la Tav in Val di Susa. In questo schema abbiamo intenzione di esprimere il nostro punto di vista rispettosi delle autonomie e senza prevaricare, discutendo anche della possibilità di fare iniziative comuni”.