Il Liceo Classico di Modica glorioso e martoriato, avvolto tra la polvere, i topi e i rifiuti - QdS

Il Liceo Classico di Modica glorioso e martoriato, avvolto tra la polvere, i topi e i rifiuti

Stefania Zaccaria

Il Liceo Classico di Modica glorioso e martoriato, avvolto tra la polvere, i topi e i rifiuti

mercoledì 26 Marzo 2014

Era il fiore all’occhiello della società modicana, ora lo storico edificio versa in condizioni pietose

MODICA (RG) – Le immagini che pubblichiamo sono state scattate all’interno di uno dei luoghi culturali per eccellenza, un Palazzo degli studi. Invece di libri, biblioteche e studenti, si possono osservare montagne di materiale organico, carcasse di piccioni e di topi, finestroni aperti e soffitti sfondati.
 
La sede del Liceo Classico, che una volta era un vanto, il fiore all’occhiello della società modicana, in pieno centro storico, versa invece da anni nell’oblio degli enti pubblici, vittima del gioco dello scaricabarile, tra la competenza di Provincia e di Comune. Mentre nei primi piani si fa lezione, infatti, in quelli superiori i piccioni hanno praticamente preso il possesso di interi corridoi e anche altri animali, topi in primis, hanno deciso di stabilire qui la propria dimora. Le finestre dei piani superiori sono infatti praticamente inesistenti: queste sono aperte da anni e nulla si è ancora fatto per evitare la disintegrazione totale dell’edificio. Gli infissi, spalancati e ormai inutilizzabili, hanno quindi permesso ad animali ma anche a polveri e rifiuti di stabilirsi nell’edificio fino a formare, come si può vedere dalle foto, enormi cumuli di escrementi.
Tra il materiale organico ci sono persino alcune carcasse di topi e resti di plastica, che rendono i locali veramente angusti e invivibili. In altre parti dello stabile, invece, ci sono pezzi di arredamento ormai in disuso, finestroni vecchi appoggiati alle pareti e zone in cui il pavimento appare completamente divelto. La splendida sala che fungeva da biblioteca, con arredamenti in legno creati appositamente per l’ambiente in questione, è nelle stesse condizioni: ormai in disuso da tempo, la stanza è diventata un deposito per vecchi banchi, per arredi rotti e sul pavimento si trovano anche pezzi di calcinacci, oltre a polvere e segni dell’incuria a cui è stata sottoposta, per troppo tempo, questa parte dell’edificio.
Una soluzione celere non è più rinviabile: a questo proposito si è costituita l’attivissima associazione ‘Amici del Campailla’ che è già scesa in piazza, qualche giorno fa, per sensibilizzare l’opinione pubblica sullo stato di degrado in cui versa l’ultimo piano della sede del Liceo Classico. Oltre mille firme sono state raccolte per l’occasione dai membri, dagli studenti, dai docenti e dai genitori per cercare di sollecitare chi di dovere nella salvaguardia di questo patrimonio inestimabile.
Qualcosa sembra muoversi comunque sul fronte degli interventi: la provincia, in primis, ha stanziato dei finanziamenti. “La somma di 100.000 euro, di certo ben poca cosa rispetto al costo complessivo della ristrutturazione dell’edificio – ha sottolineato il presidente dell’associazione ‘Amici del Campailla’, Michele Blandino – è stata inserita di recente nel Piano triennale delle opere pubbliche da parte della Provincia ed è destinata al Liceo classico. Di questa somma, come di altre, chiederemo conto e ragione fino ad arrivare a restituire il Palazzo degli Studi a tutto il suo antico splendore”. Anche il Comune di Modica sembra interessarsi, finalmente, all’ex convento dei Gesuiti: il sindaco Ignazio Abbate, infatti, proprio qualche giorno fa ha comunicato che intende riproporre il progetto di recupero, a suo tempo bocciato dai pareri della Soprintendenza e del Genio vivile, e adeguarlo al fine di mettere la prestigiosa e antica struttura in sicurezza. A parte le condizioni molto precarie del piano superiore, infatti, tutto lo stabile dovrebbe essere ristrutturato e l’Amministrazione comunale spera infatti di ottenere un finanziamento dallo Stato sulla scorta degli impegni assunti dal Governo di destinare due miliardi di euro per la messa in sicurezza degli istituti scolastici.
Una scheda tecnica dell’edificio dovrebbe quindi essere inoltrata a breve al ministero competente al fine di verificare se ci sono i presupposti per concedere il finanziamento. Nel caso in cui non dovesse pervenire tale somma da parte dello Stato, l’Amministrazione ha comunicato di aver già pensato ad altre ipotesi: un intervento antisismico sull’immobile, con destinazione attività scolastica, con i fondi della Protezione civile oppure un intervento a stralci prevedendolo nel futuro Piano triennale delle opere pubbliche e in carico all’ente.

Il sindaco: “Non più rinviabile la messa in sicurezza”

MODICA (RG) – Le pessime e allarmanti condizioni del piano superiore del Palazzo degli Studi, che si evincono da queste immagini, hanno spinto l’Amministrazione guidata dal primo cittadino Ignazio Abbate ad agire nel più breve tempo possibile. Proprio in questi giorni, infatti, il Palazzo degli Studi sarà chiuso per effettuare, tramite una ditta specializzata, i lavori di rimozione degli escrementi e la disinfestazione del terzo piano dell’immobile. La formazione del guàno, come abbiamo già spiegato, è stata causata dalla libera circolazione di volatili nell’ambiente resa possibile dal cattivo stato degli infissi, che subito dopo le operazioni di rimozione dei rifiuti dovrebbero essere sigillati.
“La messa in sicurezza dell’immobile non è più rinviabile – ha detto il sindaco Abbate – ed è il tempo di occuparsi seriamente di questa questione dopo anni di discussioni sulle responsabilità e di chi doveva sostanzialmente intervenire”. Come ha sottolineato anche l’assessore al ramo, Orazio Digiacomo, comunque, l’intervento sull’ex convento è prioritario rispetto agli altri. Provincia e Comune, la prima titolare relativamente alla sede del liceo Classico, il secondo dell’intero immobile, dovrebbero quindi arginare il problema al più presto anche perché questa situazione di degrado e di abbandono rappresenta una vergogna per tutta la città.

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