Errori nell’estratto conto? Come effettuare la contestazione - QdS

Errori nell’estratto conto? Come effettuare la contestazione

Emiliano Zappala

Errori nell’estratto conto? Come effettuare la contestazione

mercoledì 26 Marzo 2014

Lettera raccomandata a/r e tempi che vanno da 30 giorni a 6 mesi

CATANIA – Capita spesso di considerare l’estratto conto come un documento poco importante, da consultare svogliatamente e in maniera distratta e superficiale. In realtà si tratta di un elemento importantissimo la cui attenta disamina può evitarci gravi e spiacevolissime complicazioni. Sono aumentate infatti nell’ultimo periodo, insieme alle truffe telematiche e a quelle sulle carte di credito, anche le frodi bancarie. Quando gli utenti si accorgono della presenza, proprio sull’estratto conto di voci strane o di spese mai effettuate, spesso è troppo tardi. A volte si tratta di raggiri molto preoccupanti, altre volte di semplici errori.
Porre rimedio non è impossibile. È importante però che i consumatori siano a conoscenza delle modalità di denuncia e di rettifica delle inesattezze. Per esempio bisogna sapere che, nel caso in cui l’estratto conto ricevuto dovesse contenere degli errori, si hanno a disposizione 60 giorni dalla data di ricezione per procedere alla contestazione, mentre la banca ha l’obbligo di rispondere entro massimo 30 giorni. Una volta superato però il termine di 60 giorni, l’estratto conto errato si considera approvato e l’utente non potrà più sollevare alcun tipo di protesta, né intimare alcun tipo di provvedimento.
La contestazione oltre il limite dei 60 giorni è però possibile in alcuni casi molto particolari. Si tratta di casi in cui siano avvenuti errori di scritturazione, calcolo, omissioni e duplicazioni. In queste circostanze il limite slitta a 6 mesi dalla data di ricezione dell’estratto conto. Altra eventualità è invece quella di errori sostanziali, come addebiti indebiti e spese non dovute per contratto o l’errata applicazione degli interessi. Quando si verificano simili disguidi il termine può slittare addirittura fino a 10 anni.
Per quanto riguarda invece la procedura necessaria per la contestazione, questa richiede l’invio di una lettera alla propria banca tramite raccomandata a/r.
Quest’ultima deve essere accompagnata obbligatoriamente da una fotocopia dell’estratto conto stesso e dalla copia di un qualsiasi documento che possa essere d’aiuto per provare e documentare che ci si trova di fronte a un errore. Se dovesse verificarsi che, dopo avvenuto reclamo, l’istituto di credito non rispondesse in alcun modo alle sollecitazioni, a quel punto il cliente potrà ricorrere all’arbitro bancario, l’Abf. Questo è un organismo di risoluzione delle liti tra banche e clienti, a cui si può fare ricorso però solo dopo aver tentato di risolvere il problema direttamente con la banca o l’intermediario.

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