Maltempo, Comuni poco attenti - QdS

Maltempo, Comuni poco attenti

Giuseppe Bellia

Maltempo, Comuni poco attenti

sabato 26 Settembre 2009

Intervista al dirigente del dipartimento regionale della Protezione civile: “Paghiamo errori del passato”. Cocina: il livello di allerta è migliorato, ma bisogna investire in prevenzione

PALERMO – Salvatore Cocina, responsabile del dipartimento regionale della Protezione civile, fa il punto sulle questioni “nodali” che scandiscono l’attività dell’organo che dirige. Dall’emergenza (in corso) del maltempo, ai problemi idrogeologici del territorio, all’attività antincendio a supporto del Corpo forestale regionale.
Maltempo, danni a cose e persone. Qual è la situazione alla luce di queste prime intense piogge autunnali?
“La prima grossa perturbazione l’abbiamo avuta giorno 16 scorso, con l’alluvione di Trapani e la distruzione quasi completa delle saline. Danni anche a Ribera, nell’agrigentino. Una successiva perturbazione ha interessato la costa ionica – messinese, a Giardini Naxos è stato diletto un collettore fognario. Non si tratta di un quadro di danni esteso come in altre occasioni, ma la stagione è appena incominciata”.
A quale causa attribuisce lo sgretolamento d’alcune parti del territorio non appena le piogge diventano più consistenti?
“I danni strutturali ed infrastrutturali denotano la fragilità del nostro territorio, laddove sono state fatte costruzioni in aree zone soggette ad esondazioni come Trapani e zone soggette ad allagamenti. Sono state realizzate costruzioni nei fianchi delle montagne. Questo è un problema noto”.
Protezione civile e governo regionale. Lei ha fatto presente all’esecutivo che fa capo a Lombardo i problemi del territorio siciliano, soprattutto nel caso in cui si verifichino eventi atmosferici di questa portata?
“La Protezione civile si è fatto carico da tempo di rappresentare al governo regionale la necessità di fare interventi urgenti sul dissesto idrogeologico, sui corsi d’acqua e soprattutto sulle scuole. Abbiamo avuto una prima risposta con i fondi Fas. Questi al momento non sono immediatamente disponibili. Al contrario degli anni passati, c’è una previsione per la Protezione civile, per il dissesto idrogeologico e per le scuole”.
A quanto ammontano i fondi Fas stanziati per la Protezione civile siciliana?
“ Novanta milioni di euro per la nuova programmazione 2007-2013, e 200 per la programmazione sui residui dei vecchi Fas. In totale ammonta a 290 mln d’euro”.
Enti locali, territorio e maltempo. Come si è attivata in questi giorni la Protezione civile nella fase di pre-allerta?
“ Da tempo è attiva una messagististica d’allerta con degli sms inviati ai sindaci. Il sistema di pre – allerta dell’emergenza è andato a regime. Ciò che devo rilevare, che s’investe poco sulla sicurezza, soprattutto paghiamo gli errori del passato laddove si è costruito in modo indiscriminato, non sapendo che i corsi d’acqua si sarebbero ripresi i propri letti”.
A fronte dello stato di pre-allerta diramato in questi giorni dalla Protezione civile, ritiene che tutti i sindaci informati abbiano avuto la sensibilità di attivarsi per tempo?
“Non tutti i 390 sindaci registrano allo stesso modo, ma i livelli di risposta si stanno innalzando sempre più. Resta il fatto, lamentato da molti amministratori che non hanno le risorse per comprare i mezzi e pagare lo straordinario. Nostro obiettivo è aiutare ad incentivarli con l’assegnazione di mezzi. In due anni abbiamo dato in comodato d’uso ai Comuni 150 fuoristrada, dotati di moduli antincendio”.
 

 
La polemica con il Corpo forestale. “I sequestri non convalidati”
 
PALERMO – “L’intesa è stata sottoscritta l’anno scorso e fa parte di una strategia di più ampio respiro con le Amministrazioni. L’accordo con il Corpo forestale nasce dall’esperienza di due estati fa quando gli incendi sconvolsero la Sicilia. è stato accertato che questi incendi non potevano essere affrontati dai soli forestali, sebbene lavorino benissimo. Per vincerli occorreva uno sforzo maggiore, rafforzando il controllo preventivo”.
Nonostante il compiacimento per l’intesa lavorativa raggiunta, dopo alcune recenti polemiche Cocina non risparmia una “stoccata” ad alcuni ufficiali forestali. “Devo anche registrare che l’inserimento della Protezione civile e del volontariato nella materia dello spegnimento incendi è stato visto da pochi addetti del Corpo forestale è stato visto in modo fumoso. Abbiamo avuto problemi con qualche ufficiale della Forestale che ha effettuato dei sequestri ai volontari. Sequestri non convalidati dall’Autorità giudiziaria, poiché ritenuti infondati. Quando un problema diventa un’emergenza non è più specialistico, ma diventa di Protezione civile”.

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