Regione, senza cofinanziamento, spesa al 40%. Restano 9,4 mld del 2007/13 più 16 per il 2014/20. Invece si pagano i clientes. Finanziamenti a coriandoli anche per agenzie funebri e corsi per lucidatori di pietre
PALERMO – Il tempo è tiranno, ma nella terra del Gattopardo si sa, tutto scorre da Secoli uguale senza quella prontezza del fare tipica di altre e alte latitudini. Succede così che mentre l’Europa decida di far arrivare in Sicilia (regione sottosviluppata, quindi da aiutare) decine di miliardi, mamma Regione si impegni a tal punto che tanta ricchezza resti inutilizzata, col rischio pure che venga ritirata. Difatti dalla Programmazione dei Fondi strutturali 2007-2013, su una dotazione totale di circa 16 miliardi di euro, alla fine dello scorso anno è stata certificata una spesa di quasi 6,4 miliardi, poco più del 40%. Adesso che sta per iniziare il nuovo ciclo di programmazione, con scadenza fissata al 2020, arriveranno in Sicilia nuove risorse che, aggiunte a quelle non usate, creeranno un tesoro di oltre 25 miliardi di euro. Da spendere, ci si augura, per salvare l’Isola.