Sanità, Udc si dissocia dalla scelta dei manager - QdS

Sanità, Udc si dissocia dalla scelta dei manager

Raffaella Pessina

Sanità, Udc si dissocia dalla scelta dei manager

mercoledì 02 Aprile 2014

L’assessore Valenti non ha partecipato alla Giunta ed è stata estromessa. Crocetta: “I designati tutti nella lista della commissione”

PALERMO – Il nuovo assetto dei manager della sanità siciliana approvato lunedì scorso dalla giunta Crocetta è stato presentato ieri mattina in conferenza stampa nella Sala Alessi di Palazzo D’Orleans. Ecco i manager designati per le Asp: Agrigento, Salvatore Lucio Ficarra; Caltanissetta, Ida Grossi; Catania, Mario Zappia; Enna, Calogero Muscarnera; Messina, Gaetano Sirna; Palermo, Antonio Candela; Ragusa, Maurizio Aricò; Siracusa, Salvatore Brugaletta; Trapani, Fabrizio De Nicola. All’Azienda ospedaliera Cannizzaro di Catania va Angelo Pellicano’; all’Azienda ospedaliera di rilievo nazionale e di alta specializzazione Garibaldi di Catania, Francesco Basile; all’Azienda ospedaliera Ospedali Riuniti “Papardo Piemonte” di Messina, Michele Vullo; all’Azienda ospedaliera di rilievo nazionale e di alta specializzazione “Civico Di Cristina – Benfratelli” di Palermo, Giovanni Migliore; all’Azienda ospedaliera Ospedali Riuniti “Villa Sofia Cervello” di Palermo, Gervasio Venuti.
Assieme a Crocetta erano presenti ieri mattina gli assessori Lucia Borsellino, Mariella Lo Bello, Michela Stancheris e i due assessori Udc Dario Cartabellotta ed Ester Bonafede che hanno disatteso l’indicazione del partito di disertare la giunta per non dare copertura politica. “Abbiamo voluto effettuare una scelta prima della ricomposizione degli assetti di giunta – ha detto Crocetta – per rimarcare il fatto che le decisioni degli incarichi non possono essere assolutamente oggetto di mediazione politica, ma vanno effettuati sulla base delle professionalità e della trasparenza. Questa è una vera rivoluzione – ha detto – si rompe con il vecchio sistema e si lancia un nuovo metodo che è quello che chiedono i cittadini”.
In conferenza è stato spiegato che l’assessorato alla Salute, retto da Lucia Borsellino, ha tenuto conto di una serie di criteri di scelta: la presenza di tutti i designati all’interno della lista dei selezionati dalla commissione di valutazione; la loro provenienza dei manager dalla sanità pubblica, l’esperienza ospedaliera. I nomi nella quasi totalità non hanno ricoperto incarichi precedenti di manager, eccetto tre. Privilegiate, ha detto il governatore, “le performances di gestione e in particolare la riqualificazione dei servizi e per l’ottimizzazione della spesa. Spending review e rinnovazione sono infatti obiettivi prioritari dei manager”.
“Per la nomina dei manager della sanità – ha proseguito Crocetta – abbiamo utilizzato criteri indiscutibili, senza mediazioni e senza concordare nomi con i partiti. Il messaggio è che Crocetta non lottizza nulla, nessun cerchio magico, i cerchi magici sono quelli dei partiti che non vogliono il cambiamento”.
E sul rimpasto di giunta Crocetta ha detto di non essere disponibile a perdere tempo. “Ringrazio gli assessori per il lavoro di ieri sui manager della sanità, anche perché qualcuno di loro domani potrebbe non essere più in giunta”. Di sicuro sarà fuori dalla giunta l’assessore Patrizia Valenti. Manca ancora l’atto formale ma il governatore è stato chiaro: “Valenti ha dimostrato di essere etero diretta da Roma, l’altro ieri telefonava agli altri due assessori Udc per invitarli a non partecipare alla giunta riunita per la nomina dei manager della sanità. Ha dimostrato di sottostare ai diktat del partito invece di fare l’amministratore a servizio degli interessi del popolo”. “E’ chiaro che il rapporto col presidente non può più esistere” immediata la risposta di Valenti: “Nella mia vita non sono mai stata etero diretta da nessuno, se non dalla mia etica e dalla mia coscienza”. E prosegue: “Sono onorata di appartenere all’Udc, di cui sono una dirigente nazionale. Ho ritenuto politicamente corretto non partecipare alla giunta, così da consentire al presidente della Regione di procedere in piena autonomia, senza alcun condizionamento politico, alle nomine dei manager della sanità. La politica deve rimanere fuori dalla sanità, non deve nominare né manager, né primari compiacenti”.
 
Supporta questa tesi il presidente nazionale dell’Unione di Centro, Gianpiero D’Alia, che ha detto che “la scelta dei manager è stata fatta in solitudine dal presidente Crocetta, ed è chiaro che, per quanto riguarda l’Udc, la politica deve stare fuori dalla sanità, perché questa è stata la principale causa dei disastri e del malgoverno della nostra isola. Ciò che a noi interessa oggi – osserva – è il contratto di coalizione nel quale va definita la mission dei manager, ovvero acquisti di beni e servizi trasparenti e a costi standard; isolamento degli affaristi che circolano intorno alle Asp siciliane; nomina dei primari e del personale, seguendo il criterio del merito e non della fedeltà politica”.”Inoltre – conclude – è necessario un piano strategico di risanamento della sanità pubblica, con il ridimensionamento di quella privata, che non sia di eccellenza e solo speculativa”.

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