Cava Ispica, Parco di erbacce e sterpaglie - QdS

Cava Ispica, Parco di erbacce e sterpaglie

Marcello Medica

Cava Ispica, Parco di erbacce e sterpaglie

mercoledì 02 Aprile 2014

Un luogo d’incanto stretto tra le discariche. Una vasta zona lasciata in balìa dei vandali, mentre la stradina d’accesso è impraticabile per un crollo

RAGUSA – Il Parco archeologico di Cava Ispica sempre più nel degrado, soprattutto il versante a nord in contrada Baravitalla. Una vasta zona del parco, lasciata in balia dei vandali e dell’incuria totale delle istituzioni, dove a farla da padrona sono sterpaglie ed erbacce, con una massiccia presenza di rifiuti di ogni genere abbandonati ovunque. Per non parlare dell’unica infrastruttura presente, una stradina che attraversa l’intera area ma da parecchi anni impraticabile per il crollo del ponte di Baravitalla che, da tempo aspetta di essere ripristinato. Insomma, un quadro allucinante se solo si immagina la potenzialità che Cava Ispica potrebbe rappresentare per lo sviluppo turistico della Città della Contea, ma anche dei vari Comuni che gravitano attorno all’area archeologica.
L’istituzione del Parco archeologico di Cava Ispica, avvenuta con la legge regionale n. 20 del 2000, avrebbe potuto rappresentare una grande opportunità di crescita per il territorio e una rilevante occasione di rilancio e arricchimento dell’offerta turistica dell’intera provincia di Ragusa. A distanza di oltre dieci anni, però, occorre ammettere che non è così. Principalmente per la scarsa attenzione che gli è stata riservata dagli Enti competenti, che non solo non riescono a sfruttare una tale risorsa ma, cosa ancor più grave, non riescono nemmeno a preservarla. Qui tutto è stato distrutto, dai servizi igienici alle stesse ‘traverse’ dei muretti a secco, che sono state asportate, per non parlare dell’utilizzo di tale luogo per l’illegale e incivile abbandono di ogni genere di rifiuto, senza che nessuno degli organi preposti intervenga per eliminare tale obbrobrio, una vera offesa a un patrimonio dell’umanità.
Come non parlare dei percorsi archeologici totalmente inaccessibili con la presenza di erbacce e sterpaglie a misura d’uomo che ostruiscono il passaggio a qualunque visitatore, o dell’assenza di ogni segnaletica, in parte distrutta, in parte obsoleta e illeggibile. Come non parlare, ancora, del già citato ponte di Baravitalla, crollato parecchi anni or sono e per il cui ripristino sono state spese tante parole ma che oggi continua a costituire un serio pericolo per chiunque che si trovi a transitare da queste parti, visto che, tra l’altro, non è nemmeno transennato e non esiste alcun segnale che avverta sullo stato di pericolo. Occorre, infine, sottolineare l’impossibilità di visitare il rudere ‘abbandonato’ della chiesa bizantina di San Pancrati, il cui cancello d’ingresso è sempre sbarrato.
Proprio sulle tristi condizioni in cui versa la zona, è intervenuto, nei giorni scorsi, il M5S Modica, denunciando il degrado presente, e accusando il sindaco Abbate di mentire ai cittadini in merito alla bonifica delle discariche abusive presenti ovunque. “Nei giorni scorsi – fanno rilevare gli attivisti del M5S Modica –, dall’ufficio stampa del Comune, veniva diramato un comunicato stampa col quale si comunicava alla cittadinanza che l’amministrazione aveva fatto bonificare le discariche abusive di Cava Ispica, nei pressi del ponte di Baravitalla. Nello specifico il comunicato in questione recita: ‘In questi giorni è stata inoltre bonificata l’area vicino al ponte di Baravitalla, dove sono state eliminate le discariche abusive’. E bene, anzi male! – rimarcano gli attivisti grillini –. Proprio lo scorso sabato 15 marzo, alcuni di essi hanno effettuato un sopralluogo, notando che le discariche abusive erano ancora lì a deturpare uno dei luoghi più interessanti della città smentendo, nei fatti, quanto dichiarato dall’amministrazione.
 
Il M5S pertanto invita il sindaco, detentore della delega all’Ambiente, a intervenire sul serio e non a parole, bonificando tutta la zona e procedendo alla scerbatura dell’intera area immersa nel degrado, a tal punto che per le alte sterpaglie ed erbacce, non è nemmeno possibile accedere alla visita di alcuni importanti siti archeologici come la Tomba del Re a finti pilastri e tanti altri.
 
Il M5S, inoltre, chiede all’amministrazione a che punto è l’iter del progetto per il ripristino del ponte crollato di Baravitalla visto che se ne parla da diversi anni riguardo alla sua ricostruzione, che consentirebbe il collegamento tra diverse contrade densamente popolate. Vogliamo ricordare – concludono gli attivisti – che è finito il tempo delle parole e della campagna elettorale e ora ci vogliono i fatti che i cittadini stanno ancora aspettando. L’amministrazione è invitata a verificare che gli interventi di bonifica vengano realizzati davvero e non solo nei comunicati stampa. Il M5S verificherà che gli interventi annunciati siano realmente effettuati”.
 

 
La replica del sindaco Abbate: “Stiamo lavorando sull’area”
 
MODICA (RG) – “Il Movimento 5 Stelle, piuttosto che collaborare ed essere costruttivo, continua, come tutti gli altri, a negare l’evidenza, vale a dire il lavoro svolto a Cava Ispica, mai realizzato in tutti questi anni”. Con queste parole il sindaco, Ignazio Abbate, replica al Movimento 5 Stelle Modica in merito alla bonifica dell’area vicino al ponte di Baravitalla nel versante nord di Cava Ispica. “L’amministrazione – ha dichiarato il sindaco – sta ampiamente lavorando sul territorio di Cava Ispica perchè crede nell’importanza del sito archeologico. Abbiamo siglato una convenzione con la Forestale per l’attività di scerbatura e abbiamo ripristinato l’illuminazione assente da anni. È compito invece della Provincia, lo ribadisco, rimuovere i rifiuti speciali come l’amianto che, purtroppo per l’inciviltà e la mancanza di rispetto per l’ambiente, viene spesso abbandonato”. Intanto, proprio nei giorni scorsi, è stata approvata una delibera della Giunta di governo inerente all’avvio di una convenzione tra il Comune di Modica e la Sovrintendenza per i Beni ambientali e culturali di Ragusa. “Con l’inizio di questo progetto – dichiara il primo cittadino – l’amministrazione intende tutelare e valorizzare il sito archeologico di Cava Ispica. Stiamo proseguendo nell’azione di riqualificazione dell’area dal punto di vista turistico e di salvaguardia dell’ambiente. La convenzione prevede che il 30 per cento del ricavato delle vendite dei biglietti sarà destinato al Comune. è nostra intenzione – conclude il sindaco – impiegare gli introiti nell’attività di manutenzione e pulizia del sito di Cava Ispica”.

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