La direzione Pd chiede un Governo nuovo - QdS

La direzione Pd chiede un Governo nuovo

Raffaella Pessina

La direzione Pd chiede un Governo nuovo

giovedì 03 Aprile 2014

Sospesa l’Aula per consentire ai gruppi Pd e Udc di riunirsi su crisi maggioranza. Dall’Ars il voto a una risoluzione a tutela della specialità

PALERMO – Dopo la nomina dei manager della sanità operata dalla giunta Crocetta e presentata martedì scorso nella conferenza stampa a Palazzo d’Orleans, sembra difficile che la maggioranza attuale possa ricomporsi. E all’interno dei partiti le posizioni diventano discordanti. Il segretario regionale del Pd Fausto Raciti ha detto che insisterà con il governatore perchè si crei un tavolo di coalizione che prepari un programma di governo, e solo allora il Pd potrà decidere se appoggiare l’attuale esecutivo. Il capogruppo del Pd all’Ars Baldo Gucciardi invece è più possibilista, facendo intendere che sono a buon punto le trattative cogli altri partiti della maggioranza e che è improbabile che il Pd possa passare all’opposizione, anche perchè si tratta del partito di cui fa parte il Presidente della Regione.
Articolo 4 mantiene coerentemente le proprie posizioni, chiedendo una rappresentativa all’interno dell’esecutivo, come aveva fatto da sempre. Anche perchè questo gruppo parlamentare all’interno dell’Ars, conta ben dieci parlamentari, che, con la frammentazione dei partiti , verificatasi dall’inizio della legislatura, si può considerare un gruppo con ulcerato peso politico.
L’Udc invece avanza ancora diverse perplessità, non dimenticando che il suo assessore Patrizia Valenti è stato prontamente licenziato perchè non avrebbe partecipato alla riunione di Giunta convocata per le nomine dei manager della sanità, perchè questo le aveva chiesto il suo partito. Per ricucire questo strappo Crocetta aveva fatto qualche passo indietro, dichiarando che non vi sarebbe mai stato un governo del Presidente e ieri all’una ha incontrato il segretario nazionale dell’Udc Gianpiero d’Alia per ricomporre tale frattura.
Intanto con questi tira e molla politici chi ne fa le spese sono sempre i lavori d’Aula. Ieri pomeriggio infatti, all’Assemblea regionale siciliana la seduta è stata aperta, ma subito sospesa per il protrarsi delle riunioni dei gruppi parlamentari di Pd e Udc.
Al termine della riunione del Pd, durata ben cinque ore, il segretario regionale del Pd Fausto Raciti, ha fatto stilare un documento in cui il suo partito ribadisce la necessità di un nuovo governo in tempi rapidi. Il significato non è chiaro: di certo la parola nuovo significherebbe la richiesta di poltrone in giunta. Così intorno alle 18.30 sono ripresi i lavori d’Aula.
 
Il presidente Giovanni Ardizzone ha proposto al Parlamento il voto di una risoluzione a tutela della specialità della Regione siciliana da sottoporre al governo nazionale in ordine alla bozza del ddl di riforma costituzionale. L’atto di Indirizzo sarebbe quindi una replica al ddl che cancellerebbe, come ha detto Ardizzone, con un colpo di penna, 70 anni di storia siciliana.

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