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Pagare con carta di credito un prodotto online? Ecco tutte le novità

Valeria Cannizzaro

Pagare con carta di credito un prodotto online? Ecco tutte le novità

giovedì 03 Aprile 2014

Le nuove regole dell'Antitrust relativamente alle relazioni contrattuali su internet e telefono, in vigore dal 14 giugno

 

Le vendite così come gli acquisti online sono sempre più frequenti, l’e-commerce aumenta sempre più il suo raggio d’azione sulle persone coinvolte e i consumatori che si affidano al credito digitale sono in costante aumento. Con le carte del circuito di pagamento Visa, MasterCard e American Express, infatti è possibile pagare comodamente online prodotti scelti dalle vetrine di negozi virtuali.
 
Oltretutto l’offerta di carte di credito è molto alta sia da un punto di vista economico che da un punto di vista della tipologia: esistono per esempio le carte di credito che possono essere ricaricate dall’utente e utilizzate esclusivamente per il credito immesso, ossia le carte prepagate, o quelle che hanno plafond molto alti e permettono di restituire il credito a rate come nel caso delle revolving.
 
Grazie alla moneta elettronica che passa anche attraverso le carte di credito, il mercato elettronico si è potuto evolvere e in Italia, per esempio, dal 2009 al 2013 è aumentato del 17-19% in soli cinque anni. Sempre più italiani hanno aderito alle iniziative online dei commercianti e sempre più attività commerciali sono nate e si sono evolute esclusivamente attraverso le piattaforme online.
Nonostante le tante opportunità che offre, il sistema del commercio elettronico nasconde comunque altrettante insidie che in una buona fetta di consumatori rimangono il motivo principale per cui stentano ad avvicinarsi a questo mondo.
 
Il pericolo delle truffe è sempre dietro l’angolo e spaventa tutti ma secondo una ricerca di Netcomm, il consorzio dove sono uniti tutti gli operatori del settore dell’e-commerce, le paure degli utenti sono altre e risiedono in particolari che potrebbero comunque essere superati.
 
Dalla ricerca è emerso che il 40% delle persone non acquista prodotti su internet perché non può toccare fisicamente la merce che compra, o ancora il 31% preferisce usare il denaro contante e diffida dalle transazioni digitali, c’è poi un 27% che ha paura di non ricevere il prodotto acquistato e un 26% che pensa che le procedure di rimorso e di recesso dall’acquisto siano troppo complicate e quindi nulle.
 
Questi timori sono un po’ diffusi e rappresentano sicuramente dei limiti all’avvicinamento all’e-commerce. Per questo l’Antitrust ha prontamente recepito la direttiva europea in merito a questione relative alle relazioni contrattuali su internet e su telefono, e ha introdotto una serie di novità che entreranno in vigore il prossimo 14 giugno.
 
Tra le tante, le più importanti riguardano proprio il settore delle vendite online e quello della telefonia. Riguardo al primo punto da giugno gli acquirenti online avranno più tempo per richiedere il rimborso del prodotto perché da dieci si passerà a 14 giorni.
Inoltre, il venditore avrà l’obbligo di esplicitare tutte le caratteristiche dell’oggetto o del bene venduto e se entro 30 giorni non lo recapiterà, a meno che non ci siano situazioni particolari, l’acquirente sarà libero di rispedirlo indietro. Le procedure di rimborso verranno facilitate con la realizzazione di moduli universali.
 
Le novità più scottanti, comunque, arrivano anche per il mondo della telefonia: da giugno, tutti i contratti stipulati per telefono per essere validi dovranno essere firmati dal contraente, con firma digitale o con firma tradizionale. Inoltre il costo delle telefonate ai call center per ricevere assistenza non dovrà superare il limite stabilito dalla linea telefonica.
 
Questo significa che i call center dovranno rivedere le loro posizioni e le loro condizioni contrattuali e dovranno provvedere a far firmare il contratto ai loro clienti: questi, verranno più tutelati sull’uso e il consumo dei servizi di telefonia fissa e sugli acquisti online.
 

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