Duecento milioni di euro per i rimborsi Iva alle imprese siciliane - QdS

Duecento milioni di euro per i rimborsi Iva alle imprese siciliane

redazione

Duecento milioni di euro per i rimborsi Iva alle imprese siciliane

lunedì 07 Aprile 2014

Firmato protocollo d'intesa tra l'Agenzia delle Entrate e Confindustria Sicilia. Nuova procedura di rating: le aziende a basso rischio riceveranno i rimborsi senza dovere presentare la relativa documentazione

Quest’anno l’Agenzia delle Entrate ha una disponibilità di 200 milioni di euro per i rimborsi dell’Iva alle imprese in Sicilia. A fornire il dato è stato il direttore regionale delle Entrate, Antonino Gentile, durante la firma di un protocollo d’intesa tra l’Agenzia e Confindustria Sicilia nella sede regionale dell’associazione degli industriali, a Palermo.
 
L’anno scorso il Fisco ha rimborsato in Sicilia 100 milioni di Iva. E per accelerare i rimborsi, dando così liquidità alle imprese, l’Agenzia delle Entrate quest’anno ha attivato una nuova procedura di rating delle aziende: quelle a basso rischio riceveranno i rimborsi senza dovere presentare la relativa documentazione, quelle a medio rischio dovranno consegnare la documentazione e saranno controllate successivamente all’ottenimento dei rimborsi. "Credo che questo sistema possa rappresentare un contributo significativo per il sistema delle imprese", ha affermato il direttore regionale dell’Agenzia. Sul versante dei controlli fiscali, Gentile ha aggiunto che "l’obiettivo principale" del Fisco "sono gli evasori".
 
"Il protocollo – ha sostenuto il direttore dell’Agenzia delle Entrate – rappresenta un tassello fondamentale del processo di costruzione e consolidamento di una rete istituzionale improntata alla cooperazione e allo scambio continuo di informazioni e conoscenze. L’Agenzia delle Entrate, in particolare, è interessata a rispondere in tempo reale alle criticità che le imprese della Sicilia fronteggiano quotidianamente. Ciò consentirà di consolidare un rapporto di collaborazione e di fiducia reciproca fondato sull’effettiva conoscenza dei problemi del territorio. Si tratta di un passo importante fatto di azioni concrete come quella della recente adozione da parte dell’Agenzia di procedure di rating per accelerare i rimborsi d’imposta. Il tavolo regionale di approfondimento permanente delle problematiche fiscali di maggior impatto per le imprese rappresenterà un’importante sede di confronto sulla normativa vigente".
 
Per Montante "fare impresa, oggi, non è semplice e diventa ancora più difficile in presenza di un sistema complesso, tra norme e adempimenti, che imbriglia e rende incerte le iniziative imprenditoriali sane". "Le politiche fiscali sono politiche industriali: pesano sulla competitività e sull’internazionalizzazione delle imprese, oltre che sull’attrattività dell’intero Paese. È per questo che oggi – ha affermato – siamo lieti di questo accordo con l’Agenzia delle entrate che, attraverso il dialogo, pone le basi per un rapporto più sano tra fisco e contribuente".
 
L’obiettivo dell’intesa, ha spiegato il leader degli industriali siciliani, è "rafforzare il dialogo diretto tra Fisco e imprese e agevolare gli adempimenti tributari delle aziende siciliane per migliorare il livello di tax compliance da una parte e, dall’altra e sostenere il tessuto produttivo".
 
Tre i cardini dell’accordo: consulenza, informazione e formazione. Per garantire una corretta applicazione e interpretazione della normativa tributaria, sarà istituito un tavolo tecnico di confronto regionale, con il compito di esaminare le problematiche di natura fiscale maggiormente rilevanti per le imprese associate al fine di ridurre le possibili conflittualità tra queste e l’amministrazione finanziaria. La collaborazione riguarderà anche la divulgazione delle novità relative agli atti normativi e di prassi di settore e la risposta a quesiti su questioni che richiedano un intervento interpretativo da parte dell’amministrazione.
 
Agenzia delle Entrate e Confindustria Sicilia, per assicurare il periodico aggiornamento professionale dei rispettivi operatori, si impegnano a realizzare eventi formativi congiunti, che potranno coinvolgere anche l’Università, e momenti di studio e di approfondimento (corsi, seminari, convegni, workshop) "sulle più attuali e significative tematiche di comune interesse".

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