Basta discariche, Waste to energy - QdS

Basta discariche, Waste to energy

Carlo Alberto Tregua

Basta discariche, Waste to energy

martedì 08 Aprile 2014

Bando europeo per gli impianti

Come abbiamo pubblicato nel forum del 5 maggio 2012, realizzato a Giubiasco (Canton Ticino), le discariche in Svizzera sono state trasformate in parchi profumati e belli da vivere per tutti i cittadini, fin dal Duemila.
Nel nostro Paese, le discariche nel Nord sono quasi sparite in quanto sono stati costruiti ben 47 impianti per produrre energia usando come carburante proprio i rifiuti. Nel Centro Italia vi sono quattro impianti nel Lazio, al centro di numerosi scandali, e uno ad Acerra (Napoli), attivato nel 2009, quindi non aggiornato secondo le più recenti tecnologie.
Ma oggi vi sono impianti di ultima generazione che non hanno residui inquinanti, non producono cattivi odori, non fanno sentire fumi. Essi costituiscono la soluzione per completare la filiera dei rifiuti, mediante la loro totale utilizzazione, sia con il prelievo di tutte le materie prime contenute, che con la produzione di energia elettrica.
La soluzione c’è, governanti ciechi e maldestri non la vogliono adottare per nascondere gli imbrogli e i reati che, spesso, si celano dietro il business delle discariche.

Facciamo due conti veloci. Un medio impianto per la produzione di energia, col carburante rifiuti, costa 250 milioni di euro. Gode del finanziamento Ue del 30 per cento e, per la restante parte, utilizza la finanza di progetto da parte di un’impresa che ne ha la concessione per venti o trent’anni. Esso ha una capacità di assorbimento pari a circa 500 tonnellate al giorno, quanto ne produce una città come Catania. Per coprire il fabbisogno dell’intera popolazione siciliana (cinque milioni di abitanti), ne servirebbero una ventina. Dato che per costruirli ci vogliono circa 100 persone, si creerebbero immediatamente 2 mila posti di lavoro, che poi rimangono all’interno degli impianti per la gestione ordinaria.
La soluzione c’è ed è attuabile in tre anni. Cosa manca? La scelta della Giunta regionale in questa direzione, che prepari i bandi di gara con evidenza europea, in modo che possano partecipare imprese nazionali e internazionali, sia per la costruzione che per la gestione degli impianti.
Nei bandi devono essere previsti i tempi certi di realizzazione, che impegnino anche le burocrazie regionale e comunali al rilascio di autorizzazioni e provvedimenti connessi in non oltre trenta giorni.

 
Waste energy, rifiuti per l’energia, non più per intasare discariche, che inquinano fortemente il sottosuolo e provocano malattie di ogni genere. La questione è stata risolta definitivamente nelle regioni ordinate ed evolute. Non si capisce perché non si debba fare nella nostra Isola, a meno che non si ritenga che il ceto politico e quello burocratico abbiano ancora l’anello al naso.
Anche in questa direzione occorre che la Classe dirigente siciliana si svegli e faccia la dovuta pressione su Giunta e Assemblea regionali affinché procedano speditamente a realizzare quanto abbiamo descritto prima succintamente.
Peraltro, l’assessore Nicolò Marino, nel forum pubblicato il 25 settembre 2013, ha confermato che questo progetto era sul suo tavolo. Sono passati sette mesi, ma ancora non prende forma.
Questa è la dannazione della Sicilia. Parole, parole, sempre parole, mai atti concreti, ciascuno dei quali dovrebbe essere realizzato con un tassativo cronoprogramma.

È possibile che non si capisca questa cosa elementare, cioè l’importanza di utilizzare i rifiuti per produrre energia a costo più basso di quello delle centrali termoelettriche, che utilizzano l’inquinante petrolio?
Occorre liberarsi definitivamente dal problema dei rifiuti, occorre utilizzarli come carburante, occorre produrre energia elettrica a più basso costo, senza inquinamento: tutto questo si può fare con gli impianti industriali di cui vi abbiamo dato sommarie caratteristiche in apertura.
Anche in Sicilia questa Giunta regionale, dopo quindici mesi di inconcludenza, salvo Formazione e Province, deve creare una leva per lo sviluppo. La soluzione proposta è forte, sia perché si mettono in moto 2 mila posti di lavoro, sia perché fa risparmiare energia e perché elimina definitivamente lo sconcio delle discariche, con tutti i loschi affari che ci sono stati e, forse, vi sono. Ben 3,7 mld sono stati consumati in sette anni, lasciando inalterata la situazione. Anzi, facendola peggiorare.
Basta con gli sprechi, basta con la stupidità amministrativa. Ora occorre agire. Subito.

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