Ddl amianto, ricorso contro l’impugnativa - QdS

Ddl amianto, ricorso contro l’impugnativa

Raffaella Pessina

Ddl amianto, ricorso contro l’impugnativa

giovedì 10 Aprile 2014

Sollevata la questione di agire dinnanzi alla Corte Costituzionale. Proposta di Ardizzone alla conferenza dei capigruppo

PALERMO – La mattinata di ieri a Palazzo dei Normanni è trascorsa infruttuosa. Non si èpotuta riunire infatti la commissione Bilancio per assenza del Governo. Duro il commento del vice presidente Vincenzo Vinciullo (Ncd): “Stamattina (ieri ndr)ho presieduto la commissione Bilancio. Un eufemismo, visto che il governo per l’ennesima volta non si è presentato e ha, dunque, fatto saltare la seduta”.”Dunque – prosegue Vinciullo – un intero ordine del giorno con provvedimenti urgenti per la Sicilia che continua a languire sui tavoli e i cassetti della commissione sempre e soltanto per inadempienza del governo e non dei componenti la commissione. Il disegno di legge cosiddetto “salva imprese”, tanto per fare un esempio probante, è in naftalina da oltre due settimane”.
 
Vinciullo afferma che la commissione non può lavorare, anche perchè esisterebbe una nota dell’allora assessore Luca Bianchi, e che il governo non ha mai ritirato, per la quale non si può procedere a dare coperture se prima non si approveranno le leggifinanziarie. Il parlamentare di Ncd ha voluto rispondere al Presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone che martedì scorso in Aula aveva avvertito il Parlamento della possibilità di iscrivere “d’imperio” all’ordine del giorno dell’Aula il ddl salva-imprese poichè sono scaduti i quindici giorni da quando il testo è tornato in commissione Bilancio. “Ai sensi del regolamento – aveva spiegato il presidente dell’Ars – il ddl, trascorsi i quindici giorni, potrebbe essere iscritto nuovamente all’odg dell’Aula; solo per motivi di opportunità non è stato compiuto questo passo, allo scopo di dare la possibilità alla commissione, di concerto con il governo, di valutare e varare il testo”.
Intanto l’Ars è decisa a resistere davanti alla Corte costituzionale in ordine al ‘ddl Amianto’, due articoli del quale sono stati impugnati dal commissario dello Stato. Ardizzone, intervenendo in aula, ha spiegato i passaggi: “Bisogna dare mandato al presidente della Regione di promulgare la legge senza le parti impugnate; riapprovare i due articoli impugnati; resistere davanti alla Corte costituzionale. Non abbiamo altra soluzione” ha detto Ardizzone.
Sarà la conferenza dei capigruppo convocata per martedì prossimo a decidere su questo punto, oltre che sul dibattito dopo le dichiarazioni di Rosario Crocetta sul rimpasto fissate per il giorno dopo, e sull’agenda dei lavori d’Aula. Nel frattempo questa settimana il gruppo di Forza Italia ha deciso di convocare un incontro di tutti i gruppi di opposizione per tracciare una strategia unitaria per “avviare un’azione parlamentare sostitutiva e propositiva – ha dichiarato il capogruppo Marco Falcone – rispetto alla paralisi in cui oggi si trova la Sicilia”.
 
La nomina della nuova giunta da parte del Governatore Crocetta,continua a suscitare polemiche all’interno del Pd, questa volta a livello nazionale: alcuni parlamentari nazionali siciliani del Partito democratico in una nota hanno espresso soddisfazione per la partecipazione di Crocetta alla  Direzione nazionale “è quella la sede migliore – hanno dichiarato – per spiegare il colpo di mano con il quale ha formato in Sicilia un governo regionale, partorito in totale spregio delle decisioni degli organismi regionali del Partito democratico, nonchè privo del sostegno dei numeri all’Assemblea regionale. Un esecutivo che, di fatto, nella sua composizione, non tiene conto di quel progetto di rinnovamento del governo regionale che avevamo richiesto con fermezza e coerenza per consentire il rilancio di questa regione”.

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