Vacanza gratis? No, un incubo con spese e contratti non previsti - QdS

Vacanza gratis? No, un incubo con spese e contratti non previsti

Emiliano Zappala

Vacanza gratis? No, un incubo con spese e contratti non previsti

sabato 12 Aprile 2014

Una telefonata invita l’ignaro consumatore a ritirare un buono soggiorno

CATANIA – Come fa un soggiorno di vacanza gratis per una settimana a trasformarsi in un inferno? Eppure è capitato a molti consumatori di incappare in questa spiacevolissima situazione. In seguito all’offerta di soggiorno per un breve periodo si sono trovati a firmare un contratto presso l’albergo che li obbliga a pagare una esosa quota annuale in cambio di una settimana di villeggiatura.
Il Centro di ricerca e tutela Consumatori e utenti Questa racconta che molti consumatori hanno ricevuto nelle ultime settimane una telefonata seguita da un invito a partecipare ad un incontro organizzato presso un albergo della città per ritirare un buono soggiorno. Una volta giunti all’appuntamento, è stato proposto loro l’acquisto del diritto di usufruire di una settimana all’anno a pernottamento gratuito in hotel e villaggi a uso esclusivo, mediante l’associazione a un club. Il prezzo è di svariate migliaia di euro.
Il Trentino e la regione in cui questa situazione si è verificata con più frequenza. Anche se sembra che si stia rapidamente diffondendo in tutta la Penisola. Purtroppo I contratti di acquisizione di un diritto di godimento a tempo parziale di beni immobili mediante l’associazione a un club, possono diventare un incubo perché risulta impossibile una volta firmato il contratto e scaduto il termine per il recesso svincolarsi dall’obbligo di pagare se non trovando qualcuno disposto ad acquistarlo.
È meglio quindi essere informati sulle disposizioni e sulle norme in materia. Perché in realtà la legge consente una piccola finestra di fuga. Per questo tipo di contratti infatti la legge prevede il diritto di rescissione entro quattordici giorni dalla stipula. Basta l’invio di una lettera raccomandata a decorrere dal giorno della firma, senza il pagamento di nessuna penale e senza alcun costo. Nessun rimborso deve essere versato al professionista per consulenze o eventuali spese.
 
È quindi fondamentale che i consumatori che dovessero, per qualunque ragione, cadere in questo tranello siano a conoscenza di quest’ultima possibilità a loro favore. È fondamentale infatti contattare urgentemente gli Sportelli appositi per attivare la procedura di recesso e per ricevere le informazioni corrette in merito a questi contratti che troppo spesso queste agenzie omettono di comunicare nel corso della vendita, eludendo la tutela prevista dalla legge.
Se si manca infatti quest’unica possibilità si rischia di cadere in un calvario, lungo ed estenuante, fastidioso per chiunque.

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