Politica siciliana, una ordinaria giornata di veleni - QdS

Politica siciliana, una ordinaria giornata di veleni

redazione

Politica siciliana, una ordinaria giornata di veleni

domenica 13 Aprile 2014

 
Ormai è battaglia in campo aperto. Dagli strali di Raciti alle mosse di Crocetta fino alle lacerazioni del Pd isolano. La cronaca della giornata.

Raciti contro Fiumefreddo "I deputati del Patto dei moderati per la Sicilia leggono con stupore le parole del segretario del Pd Fausto Raciti. Non si comprende infatti a che titolo questi si esprima su una designazione esterna al suo partito e che ha visto unanime il raggruppamento parlamentare nella scelta. Pare per la verità che il segretario del Pd pontifichi, anche con gravi cadute di stile, al solo fine di determinare provocazioni e problemi all’azione di rinnovamento del presidente Crocetta. Da Raciti ci si aspetta qualcosa in più della stessa solfa sul rimpasto infinito e l’ostilità nei confronti del nostro assessore Antonio Fiumefreddo". E’ quanto si legge in una nota del gruppo parlamentare Drs all’Ars. 
 
La proposta del governatore Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, lancia a tutte le forze politiche, alle forze sociali, al mondo del volontariato, "la politica del dialogo aperto a tutti al di là delle appartenenze, per portare avanti le grandi riforme che possono salvare la Sicilia", partendo dal dl pagamenti, dalle variazioni di bilancio, dalla legge per lo sviluppo, per la semplificazione amministrativa, il testo unico per le attività produttive e la legge per i testimoni di giustizia. "Su questi punti – afferma Crocetta – il governo è intenzionato ad andare avanti e se tali provvedimenti non dovessero essere approvati, si rischiano migliaia di licenziamenti e imprese che falliscono". "Impediremo il degrado della Sicilia, gli interessi della regione non possono essere schiacciati da quelli dei partiti e delle correnti, in una guerra infinita che non aiuta nessuno. Non è questo il momento delle divisioni – continua il presidente – ma della grande unità. Per questo lancio il patto per la Sicilia per lo sviluppo, la legalità, il lavoro, il risanamento". "Mi sono candidato presidente per portare avanti la rivoluzione e non per vivacchiare giorno per giorno e con lo spirito massimo di dialogo con tutti, con la consapevolezza di chi vuole salvare la Sicilia, ho intenzione di continuare la mia battaglia – conclude – Ma non è permesso a nessuno di giocare contro gli interessi della Sicilia, dei siciliani che non ne possono più, dei disoccupati che affollano le piazze e adesso anche le chiese. Se questo senso di responsabilità non dovesse prevalere, ne trarremo tutti le necessarie conseguenze".
 
La polemica in un tweet "Brrr… che paura. Ma qualcuno ha spiegato a Rosario Crocetta che ll’Ars non esiste l’istituto della fiducia, ma solo quello della sfiducia?". Così su twitter il deputato regionale del Pd, Antonello Cracolici, commenta le dichiarazioni di stamani del presidente della Regione, Rosario Crocetta.
 
L’affondo di Giovanni Greco (Mpa) "Crocetta continua a cambiare repentinamente le pedine nella scacchiera del governo ma senza una strategia per la Sicilia. E’ inutile varare una nuova squadra senza una maggioranza in Aula. E’ palese che le mosse di Crocetta sono solo mirate a mantenere in vita un governo ormai agonizzante, solo per tenersi stretta la poltrona". Lo dice il deputato regionale del Mpa, Giovanni Greco. "La Sicilia e i siciliani chiedono risposte concrete che apportino sviluppo e lavoro e non solo fumo e chiacchiericcio, perché privo di una linea costante e coerente da seguire – conclude – Ci auguriamo che in fondo a questo lungo e tortuoso tunnel, questo governo possa trovare la luce per il bene comune".
 
Musumeci: basta sfide "Ancora un annuncio, ancora una sfida: ormai le dichiarazioni del presidente della Regione sembrano le frecce spuntate di un arco che ha smesso di vibrare. L’opposizione ha sfidato il governo sul terreno delle riforme. Lo ha fatto proponendo norme e chiedendo di metter mano allo statuto autonomistico. Da questo governatore non è venuto mai nulla e quando si è trattato di trovare la maggioranza in aula, i metodi non sono stati propriamente da rivoluzione. Faccia una proposta, presidente, e che appaia credibile. Altrimenti, davvero meglio il voto". Lo dice il deputato regionale Nello Musumeci. "Nel centrodestra non ci sono paure e nessuno è attaccato alla poltrona", conclude.
 
L’impegno di Falcone (Forza Italia) "Di fronte allo squallido spettacolo cui, ormai da due mesi, siamo costretti ad assistere, diviene quanto mai urgente uscire dalla profonda paralisi e dal gravissimo immobilismo causati dalle guerre fratricide tra governatore e pezzi di maggioranza". Così il capogruppo di Forza Italia all’Ars, Marco Falcone. "Il presidente Crocetta chiede aiuto ai partiti? – ha detto Falcone – Bene, in Parlamento esistono almeno due nostri disegni di leggi alternativi a quelli governativi: uno relativo al pagamento dei debiti delle imprese e l’altro alla manovra finanziaria bis. Sia allora il governo ad accettare le nostre proposte". "Forza Italia è pronta a fare la sua parte già dal ddl paga imprese – ha concluso Falcone – a condizione che Crocetta accetti la diminuzione delle addizionali Irpef e Irap, come da noi richiesta da almeno sei mesi, per dimostrare, finalmente, che la politica può dare le prime risposte alle aspettative delle imprese e dei cittadini".
 

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