Lo scandalo del precario regionale: latitante percepiva sussidio e rapinava banche - QdS

Lo scandalo del precario regionale: latitante percepiva sussidio e rapinava banche

redazione

Lo scandalo del precario regionale: latitante percepiva sussidio e rapinava banche

domenica 13 Aprile 2014

L'uomo, inserito in un elenco di precari, percepiva più di 800 euro al mese di sussidio dalla Regione siciliana. Arrestato venerdì, è accusato di ben 9 rapine. 

PALERMO – Da latitante rapinava banche in giro per l’Italia, ma nonostante ciò Domenico Albanese, 47 anni, percepiva ugualmente 832 euro di sussidio dalla Regione siciliana, perché da anni inserito in un elenco di precari. L’uomo è stato arrestato due giorni fa a Palermo, poche ore prima era stato espulso dal bacino dei precari.
 
L’arresto L’uomo, che era irreperibile da mesi, è stato arrestato venerdì scorso, con l’accusa di avere messo a segno 9 rapine in banca in alcune città d’Italia. Dopo lunghe indagini e seguendo i familiari dell’indagato, i poliziotti sono risaliti al nascondiglio del latitante: un appartamento in via Leonardo Da Vinci, a Palermo. É subito scattato il blitz e il ricercato è finito in galera. Domenico Albanese era stato espulso dal bacino degli ex Pip (piani d’inserimento professionale) solo poche ore prima dell’arresto, dopo che i dirigenti del Dipartimento Lavoro della Regione avevano accertato la posizione del precario.
 
L’indagine sui precari Da mesi il Dipartimento, su incarico del governo di Rosario Crocetta, sta passando al setaccio il lungo elenco di precari del progetto ‘Emergenza Palermo’, circa 2.900 persone, che da quindici anni beneficiano di sussidi pubblici. Finora la Regione ha espulso dal bacino dei precari oltre 200 persone sia perché è stato accertato che avevano un reddito Isee superiore ai 20 mila euro previsto da una legge regionale, sia perché non avrebbero i requisiti morali e di buona condotta per poter beneficiare del sussidio, alcuni avrebbero continuato a ricevere l’assegno persino mentre si trovavano in carcere.
 
Il commento del governatore "Quello che stiamo scoprendo è inaudito e inaccettabile. La Regione per anni ha pagato persino carcerati e latitanti, solo grazie ai controlli che abbiamo messo in campo, e prima inesistenti, stanno venendo a galla questi fatti incresciosi". Così il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, commenta l’ennesimo scandalo che coinvolge i precari ex Pip del progetto ‘Emergenza Palermo’. "Nonostante quello che sta venendo fuori sulla gestione di questi precari – aggiunge Crocetta – ci sono deputati all’Assemblea che depositano interrogazioni e atti parlamentari su questo argomento. E ora di finirla, noi stiamo facendo pulizia in un settore dove per anni non c’è stato alcun controllo. E lo stiamo facendo per tutelare i veri poveri".

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