Fiumefreddo rinuncia all'incarico di assessore alla Cultura - QdS

Fiumefreddo rinuncia all’incarico di assessore alla Cultura

redazione

Fiumefreddo rinuncia all’incarico di assessore alla Cultura

mercoledì 16 Aprile 2014

L'avvocato catanese se ne va dopo le polemiche: "La violenza degli attacchi subìti non mi stupisce giacché so bene che combattere Cosa nostra mette a repentaglio la vita". Crocetta: "Ho sofferto insieme a te"

"La violenza degli attacchi subiti in questi giorni, con il ricorso spregiudicato alla calunnia in un crescendo irrefrenabile di aggressioni, non mi stupisce giacché so bene che combattere Cosa nostra se mette a repentaglio la nostra vita, insieme e prima di tutto attenta alla nostra reputazione così da confondere ogni cosa". Lo afferma sul sito Sudpress l’assessore incaricato ai Beni Culturali della Regione Siciliana, Antonio Fiumefreddo, rinunciando "al prestigioso incarico di assessore".
 
La notizia delle rinuncia all’incarico di assessore da parte di Antonio Fiumefreddo, che avrebbe avuto la delega ai Beni culturali, è stata confermata dal governatore Rosario Crocetta che ha reso nota le lettera di rinuncia. "Caro Presidente – scrive Fiumefreddo – la violenza degli attacchi subiti in questi giorni, con il ricorso spregiudicato alla calunnia in un crescendo irrefrenabile di aggressioni, non mi stupisce giacché so bene che combattere Cosa Nostra, se mette a repentaglio la nostra vita, insieme e prima di tutto attenta alla nostra reputazione così da confondere ogni cosa; è un metodo vecchio ma sempre in uso. Quel tipo di belva, che è il mafioso, inizia con l’adulazione dei suoi nemici ma quando si accorge di non avere presa ed allora passa ad infangare ed isolare, infine, se tutto è vano, uccide".
 
Nella missiva Fiumefreddo ricorda anche la sua "Fede, che è il Credo in Gesù" sottolineando che "tutto ciò, poi, avvenga nella settimana della Passione, è un privilegio di cui non sono degno", ma, rileva, "la croce, una volta ricevuta non si si passa ad altri". "Allo stesso modo e per questa ragione – osserva Fiumefreddo – caro Presidente, non posso accogliere il tuo invito affettuoso ad accettare il prestigioso incarico di assessore".
 
La replica di Crocetta: "Ho sofferto insieme a te". "Caro Antonio, conoscerti, al di là della querelle giornalistica di questi giorni, mi ha dato la possibilità di confrontarmi con le tue autenticità religiose e culturali. Mi ha dato prontezza del tuo impegno sociale contro ogni forma di criminalità organizzata e, soprattutto, di voler rilanciare una fase più intensa di quell’impegno senza avere le mani legate da lacci burocratici. Ho sofferto insieme a te in questi giorni, con la consapevolezza di vivere il dolore espiatore e catartico della Settimana santa". Lo scrive il presidente della Regione, Rosario Crocetta, in una lettera di risposta all’assessore dimissionario Antonio Fiumefreddo.
 
"La sofferenza – aggiunge – ci purifica e ci rafforza. Non potrò, per via solamente della tua indisponibilità in questo momento, averti a fianco come assessore. Ti chiedo, però, di essere disponibile a condurre insieme, nel ruolo che concorderemo, la lotta contro il malaffare e le mafie".
 

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