Termovalorizzatori, Marino in Procura - QdS

Termovalorizzatori, Marino in Procura

redazione

Termovalorizzatori, Marino in Procura

giovedì 17 Aprile 2014

Prosegue la vicenda che in queste ore ha visto lo scambio di dichiarazioni tra il governatore e l'ex assessore. C'è un'inchiesta della Dda sulla costruzione di quattro impianti nell'Isola. 

Si apre un nuovo capitolo sulla mancata realizzazione dei termovalorizzatori in Sicilia. L’ex assessore regionale all’Energia, Nicolò Marino, è stato sentito dai pm Nino Di Matteo e Sergio Demontis nell’ambito di un’inchiesta su infiltrazioni mafiose nel sistema dei rifiuti. L’indagine riguarda una serie di vicende connesse alla pubblicazione nel 2002 di un bando per la costruzione di quattro impianti a Palermo (Bellolampo), Augusta, Casteltermini e Paternò.
 
L’ex assessore Nicolò Marino ha portato in Procura atti e documenti sulla nuova gara per i termovalorizzatori indetta nel 2009 dopo l’annullamento della prima. Il nuovo bando prevedeva una clausola a giudizio di Marino illegittima. Alla società che sarebbe risultata vincitrice veniva infatti caricato l’onere dei danni provocati, anche sotto forma di "lucro cessante", ai quattro raggruppamenti societari. Sul balletto di annullamenti, riproposizione del bando e nuove revoche si sono espressi sia il Tar sia il Cga, organo di appello. Dalle decisioni dei giudici amministrativi Marino ha tratto il convincimento che l’intera operazione fosse gestita da un "cartello" di imprese. Tra le carte depositate ci sono anche le due sentenze. C’è poi un filone di indagine che prende in esame il sospetto di un vorticoso giro di mazzette. La Procura di Bolzano ha trasmesso a quella di Palermo il report di una società di revisione che adombra il pagamento di una maxi-tangente di 38 milioni per i quattro termovalorizzatori siciliani.
 
Il presidente dell’Antimafia regionale, Nello Musumeci, convocherà il governatore Rosario Crocetta per riferire sulle presunte infiltrazioni mafiose nella gestione delle discariche Oikos di Motta Sant’Anastasia e di Mazzarà Sant’Andrea, nel messinese. Musumeci ha deciso di convocare l’audizione dopo le dichiarazioni rese in aula ieri sera da Crocetta: "Sono gravi e meritano di essere approfondite", dice Musumeci. Il presidente dell’Antimafia giudica "altrettanto gravi le considerazioni fatte dal governatore sull’operato dell’ex assessore all’Energia, il pm Nicolò Marino". "Sono certo che ricaveremo utili elementi ai fini della nostra istruttoria sulla gestione delle discariche pubbliche e private in Sicilia", ha detto Musumeci.
 
 

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