Assunzioni Sicilia e-Servizi: “Non avevamo scelta” - QdS

Assunzioni Sicilia e-Servizi: “Non avevamo scelta”

Raffaella Pessina

Assunzioni Sicilia e-Servizi: “Non avevamo scelta”

mercoledì 23 Aprile 2014

Scaduto il termine per gli emendamenti, ddl 500/A oggi in Aula. Crocetta giustifica quello per cui è accusato di danno erariale

PALERMO – Sono scaduti ieri a mezzogiorno i termini per la presentazione degli emendamenti per il ddl 500/A relativo ai pagamenti in sospeso da parte della pubblica amministrazione e i cui articoli saranno discussi questo pomeriggio all’Ars. Si tratterebbe di una decina di subemendamenti, in gran parte provenienti dal Movimento Cinque Stelle, all’emendamento con cui la commissione Bilancio ha riscritto tutto il disegno di legge, esitato la scorsa settimana. I subemendamenti sono passati al vaglio degli uffici dell’Ars.
Dopo l’approvazione della legge sui pagamenti sarà la volta a Sala D’Ercole, della variazione di bilancio e sulla quale stanno già lavorando tutti i partiti. Antonella Milazzo e Bruno Marziano del Pd hanno dichiarato che intendono far inserire nella manovra un aumento del capitolo destinato ai consorzi di bonifica e garanzie occupazionali per i dipendenti. “Un atto necessario – hanno detto i due parlamentari – per garantire il futuro lavorativo di centinaia di precari”.
 
L’occasione è stata la riunione della commissione Attività produttive dell’Ars con i rappresentanti dei consorzi di bonifica svoltasi ieri mattina. “L’assessore Reale – ha riconosciuto la problematica e chiesto il supporto dei parlamentari per l’approvazione della norma che fornirà garanzie occupazionali e la relativa copertura finanziaria. E’ necessario, inoltre – hanno concluso Milazzo e Marziano – intervenire sul patto di stabilità per consentire l’immediato sblocco delle somme disponibili”. Vincenzo Vinciullo (Ncd) invece ha annunciato un emendamento per appostare un maggior gettito, di 45 milioni di euro, nel fondo per i forestali.
Sulla vicenda della Corte dei Conti contro il Presidente della Regione accusato assieme ad Antonio Ingroia e ad alcuni assessori ed ex assessori di un danno erariale di oltre 2 milioni di euro, non si sono ancora spenti i riflettori.
 
“Con la Corte dei Conti chiariremo tutto – ha detto il governatore Crocetta – Abbiamo raccolto atti e documenti con i quali dimostriamo che se non avessimo agito come abbiamo fatto avremmo creato un disastro davvero spaventoso. Altro che danno erariale”. Come si ricorderà la Procura generale della Corte dei Conti nei giorni scorsi ha contestato l’assunzione di 74 dipendenti ex Sisev, transitati a Sicilia e-Servizi (diventata intanto a totale controllo pubblico), alcuni dal 23 gennaio scorso, altri dal 4 febbraio. Un passaggio che, secondo la Procura sarebbe illegittimo e che avrebbe recato danno alle casse della pubblica amministrazione.
 
“Non avevamo scelta – ha spiegato Crocetta – altrimenti ci sarebbe stata interruzione di pubblico servizio, perché intanto la convenzione con la Sisev (pubblico-privata) era in scadenza. Avremmo mandato in tilt l’intero servizio informatico della Regione”. Per il governatore, l’alternativa alle assunzioni per 18 mesi del personale “sarebbe stata la proroga del contratto con la vecchia società, con un costo quattro volte superiore a quello attuale, in attesa di trovare la soluzione definitiva: avremmo dovuto assumere analisti per formare il personale interno alla Regione oppure fare un concorso, con tempi lunghi”. “Per gestire il software di Sicilia e-servizi serviva personale specializzato in quei programmi – conclude Crocetta – Nessuno era in grado di farlo, se non i tecnici della Sisev: era una scelta obbligata in quella fase. Certo abbiamo dovuto modificare una delibera adottata in precedenza, ma non avevamo alternative, se non il caos e costi enormi”.

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