Ars, slitta la finanziaria Bis dopo l’incontro romano - QdS

Ars, slitta la finanziaria Bis dopo l’incontro romano

Raffaella Pessina

Ars, slitta la finanziaria Bis dopo l’incontro romano

martedì 29 Aprile 2014

La variazione da 300 mln al bilancio di previsione 2014 stasera in Commissione. Crocetta: “Posizioni estremiste e sfasciste saranno isolate”

PALERMO – A Palazzo dei Normanni slitta l’esame della finanziaria Bis, il disegno di legge delle variazioni al bilancio di previsione del 2014 da 300 milioni di euro. Ieri mattina, infatti, doveva cominciare l’esame del documento in commissione Bilancio alla presenza dell’assessore all’economia Roberto Agnello, del ragioniere generale Mariano Pisciotta e del dirigente generale del dipartimento Finanze e credito, Giovanni Bologna. Tutto invece è stato rinviato a dopo l’incontro previsto per oggi tra i rappresentanti del governo regionale e i tecnici del Ministero dell’Economia a Roma per fare chiarezza sui tagli e sulle risorse in campo. Vi sono i 90 milioni relativi al Dl nazionale di contenimento della spesa e che lo Stato deve, secondo il Governo, alla Sicilia. Poi i fondi per lo sviluppo e la coesione che ammonterebbero a “320 milioni di euro sottoposti a vincoli tecnici e che dovranno essere liberati”, così come ha spiegato il presidente della commissione Bilancio dell’Ars Nino Dina.
La discussione e la presentazione degli emendamenti sono stati spostati quindi a domani dopo il confronto romano. Così, secondo il percorso previsto, entro oggi alle 20 il governo presenterà in commissione l’emendamento di riscrittura della manovra; i membri dell’organismo potranno presentare i submendamenti entro le ore 16 di mercoledì.
“Ma la sfida difficile – prosegue Dina, tra i ‘malpancisti’ dell’Udc – sarà ridimensionare spese consolidate per complessivi 500 milioni al fine di arrivare alla quota di 300 milioni”. Alla manovra sono legati gli stipendi di circa 30.000 dipendenti di enti e consorzi collegati alla Regione. Come si ricorderà la finanziaria approvata dall’Ars in precedenza era stata impugnata dal Commissario dello Stato. Il governatore Rosario Crocetta che nei giorni scorsi ha anche annunciato risparmi nella sanità per 300 milioni di euro ha voluto fare ieri un appello a tutti i gruppi parlamentari per un’approvazione rapida della manovra finanziaria.
“Le variazioni di bilancio presentate dal governo – ha detto in una nota Crocetta –  non rappresentano un indirizzo politico amministrativo di parte, ma vogliono risolvere i problemi dei siciliani. Sono convinto che le posizioni estremiste e sfasciste saranno isolate ancora una volta e che in Assemblea prevarrà un solo interesse: l’amore per la Sicilia”. Si dovrà vedere prima in Commissione di merito, quindi in Aula, quanto appoggio riuscirà ad avere il Governatore, soprattutto dopo la presa di posizione di metà del gruppo Pd che si è mostrato contraria alle scelte di Crocetta.
Per la parte dissenziente parla Antonello Cracolici facendo capire che il voto favorevole arriverà solo per provvedimenti convincenti. Ma Crocetta risponde di essere stanco di essere attaccato da tutti i fronti da quando si è insediato. Questa settimana il Partito Democratico ha inviato in Sicilia il vicesegretario Lorenzo Guerini proprio per ricomporre il rapporto fra il partito e il governatore.
Infine la giunta di governo ha deliberato lo stanziamento di ulteriori nuove risorse per 34 milioni per l’edilizia scolastica e oltre 26 milioni per gli asili nido che si sommano alla cifra precedentemente stanziata, per un ammontare complessivo di 358 milioni di euro. Si tratta di fondi provenienti dalla ripartizione delle risorse premiali destinate alla Regione, con delibera Cipe n° 79.

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