Roma salvata da un fallimento certo - QdS

Roma salvata da un fallimento certo

redazione

Roma salvata da un fallimento certo

giovedì 01 Maggio 2014

Piano triennale per ridurre il disavanzo e 22,5 mln € per la gestione rifiuti

ROMA – La Capitale si è salvata dal fallimento finanziario, grazie al decreto del Governo, ieri divenuto finalmente legge, che contiene misure che riguardano Roma e gli altri Comuni con problemi di bilanci. Il Senato ha approvato il provvedimento con 132 voti favorevoli, 71 voti contrari e 9 astenuti, a 5 giorni dalla sua scadenza. I tempi ristretti hanno impedito a palazzo Madama di mettere il proprio timbro sul dl, che è stato approvato in seconda lettura senza modifiche.
Entro il 4 luglio il Comune di Roma dovrà trasferire al ministero dell’Interno, al Mef, al parlamento e alla Corte dei conti un rapporto che evidenzi le cause della formazione del disavanzo di bilancio, anche con riferimento alle società controllate. Dovrà essere adottato un piano triennale per la riduzione del disavanzo. Il commissario straordinario potrà inserire nella massa passiva del debito le eventuali ulteriori partite debitorie relative a obbligazioni e oneri, fino a un massimo di 30 mln. Per gestire la difficile situazione dei rifiuti a Roma vengono inoltre attribuiti 22,5 milioni di euro, divisi nel biennio 2014-2015 (rispettivamente 12 mln e 10,5 mln).
Il decreto modifica inoltre alcune disposizioni in materia di Tari e Tasi. Viene inoltre prorogata la rottamazione delle cartelle Equitalia. Ecco le principali misure introdotte.
TASI – Per consentire ai Comuni di finanziare le detrazioni d’imposta sulla prima casa si consente di elevare l’aliquota massima della Tasi di un ulteriore 0,8 per mille (rispetto all’attuale 2,5). Inoltre si incrementa il contributo statale in favore dei comuni di 125 mln (che si aggiungono a 500 mln). Il tributo, per il primo anno di applicazione, potrà essere pagato in in un’unica rata, per i proprietari di abitazione principale, nel caso in cui il comune non abbia pubblicato la delibera delle aliquote entro il 31 maggio. Per gli immobili diversi dall’abitazione principale, invece, sarà applicata l’aliquota base, nel caso in cui il comune non abbia deliberato una diversa aliquota entro il 31 maggio.
TARI – I Comuni, per il 2014 e 2015, potranno utilizzare coefficienti per la determinazione della Tari superiori o inferiori del 50% rispetto a metodo normalizzato.
EQUITALIA – Viene spostato dal 28 febbraio al 31 maggio il termine per aderire alla rottamazione delle cartelle Equitalia (con lo sconto sugli interessi di ritardata iscrizione a ruolo e sugli interessi di mora). Di conseguenza viene spostato al 16 giugno il termine di sospensione della riscossione dei relativi carichi.

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