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Catania – Vigili urbani, situazione critica

Melania Tanteri

Catania – Vigili urbani, situazione critica

sabato 03 Maggio 2014

Marco Consoli: “Non è un problema di numeri ma di organizzazione, gestire al meglio le risorse”. In campo 40 ‘operatori’, intanto si sta lavorando al nuovo regolamento di Pm

CATANIA- Pochi uomini a fronte di una città che richiede sempre maggiori interventi di controllo del territorio. Rimane critica la situazione cittadina in relazione alle unità di Vigili urbani, troppo pochi per le esigenze di una realtà come quella catanese, in particolare di quelli su strada, sempre in numero ridotto rispetto alle reali necessità. Una condizione che danneggia in primis la cittadinanza, costretta a fare i conti con il mancato rispetto delle regole in praticamente ogni settore – che sia la viabilità o il commercio o altro – ma anche la stessa amministrazione, che deve fare fronte alle crescenti richieste con pochi uomini.
Lo conferma il vice sindaco e delegato del primo cittadino per la Polizia municipale, Marco Consoli, che evidenzia come le festività pasquali abbiano messo in luce tutte le problematiche relative all’esiguo numero di vigili. “Nell’ultimo periodo di feste – spiega Consoli – abbiamo dovuto lavorare con personale ancora più ridotto, per via della mole di ferie che alcuni vigili dovevano prendersi. Nonostante tutto – ha aggiunto l’assessore con delega alla Polizia municipale – siamo riusciti a fare numerosi interventi e a garantire la sicurezza di cittadini e turisti”.
Un problema, quello della carenza di organico in generale, e dell’esiguo numero di agenti o ispettori sulle strade, noto già da tempo (la città di Catania, secondo le caratteristiche tipiche e la demografia dovrebbe averne circa 900) ma al quale sembra si stia ovviando, proseguendo l’attività già avviata dalla passata amministrazione: inserire personale comunale debitamente formato per poter operare, quanto meno, sulla strada.
“Non è solo un problema di numeri – continua Consoli – ma di organizzazione. Non abbiamo certo intenzione di gettare la spugna perché ci sono problemi di organico. Bisogna gestire al meglio – aggiunge il vice sindaco – le risorse che abbiamo”.
Una soluzione è stata quella di inserire in organico ben 40 nuove unità, non propriamente Vigili urbani ma “operatori di polizia stradale”, autorizzati a lavorare su strada, dove la richiesta è elevata. “La novità prevista dal ministero dell’Interno – spiega ancora Consoli – è stata per noi molto utile perché, in attesa che si sblocchi il concorso, sul quale stiamo lavorando, abbiamo avuto la possibilità di poter contare su 40 operatori da affiancare ai vigili urbani”. Il cambio di qualifica da ausiliari (il personale assunto durante la passata amministrazione e le cui attività erano limitate al controllo del codice della strada) in operatori di polizia, avrebbe dunque avuto un effetti strategico. “Non è aumentato il numero di Vigili sulla strada – specifica il vice sindaco – ma le competenze sono distribuite meglio e ci sono 40 unità in più dove serve maggiormente”.
Nel frattempo, la Giunta ha messo mano alla redazione di un nuovo Regolamento relativo alla polizia municipale. Quello attuale risale infatti al 1987. “Il regolamento vigente risale a 27 anni fa – conclude Consoli – e va aggiornato, soprattutto per quanto riguarda la dotazione degli agenti per l’armamento. Devono essere dotati di strumenti che permettano loro di rispondere alle provocazioni e di difendersi dalle continue aggressioni, come lo spray al peperoncino o i dissuasori". La bozza di nuovo Regolamento è attualmente in discussione in Commissione in attesa di approdare in Consiglio comunale.

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