Armando Sorbello: "Trend confermato: bilancio Asec in positivo" - QdS

Armando Sorbello: “Trend confermato: bilancio Asec in positivo”

Chiara Borzi

Armando Sorbello: “Trend confermato: bilancio Asec in positivo”

sabato 03 Maggio 2014

Forum con Armando Sorbello, presidente Cda Asec Spa

Qual è la situazione del bilancio?
“Siamo ancora in una fase di chiusura dei dati contabili, tuttavia posso sbilanciarmi nell’affermare che chiuderemo un bilancio in positivo, confermando il trend degli ultimi anni, che testimonia come l’Asec Spa sia un’azienda sana. Il primo effetto che questo risultato garantisce è il poter dire ai cittadini catanesi che l’Asec Spa non grava assolutamente sulle loro tasche. Questi obiettivi sono conseguiti grazie alla professionalità di buona parte del personale dipendente in forza. Posso confermare una grande sintonia con l’attuale amministrazione comunale ed il nostro Consiglio di Amministrazione nel definire strategie condivise finalizzate a servire quante più aree della territorio catanese. Vorrei ringraziare per il lavoro svolto in questi primi mesi di attività i componenti del Consiglio di Amministrazione dott.ssa Grazia Valenti e dott. Salvatore Di Giovanni oltre che al collegio sindacale unitamente al Direttore Generale dott.ssa Giovanna D’Ippolito per la preziosa collaborazione”.
Quale percentuale del territorio copre la rete di distribuzione del gas e quali sono le zone della città ancora sprovviste?
“Rispondendo parto da una premessa: noi siamo la società che gestisce le reti di distribuzione del gas naturale nel territorio urbano. L’ampliamento più consistente delle rete di distribuzione viene effettuato principalmente dal Comune di Catania il quale sta già provvedendo a questa attività sfruttando un piano di investimenti che è già operativo. Siamo una società di distribuzione che opera solo all’interno della città attraverso una rete distributiva che si estende per ben oltre 420 km. è nostro compito servire attraverso questa rete più popolazione possibile. Considero il gas un diritto. Curare l’efficacia della protezione catodica, mantenere efficiente la vecchia rete in ghisa e, soprattutto, garantire il controllo della messa in sicurezza della rete, è il nostro compito principale”.

Il personale di cui dispone è sufficiente?

“L’Asec Spa conta 53 unità di personale. La consistenza numerica del personale negli ultimi 10 anni si è progressivamente ridotta di circa il 20 per cento senza che questo abbia inficiato l’efficienza della società in ambito di prevenzione e la messa in sicurezza degli impianti nell’incolumità dei cittadini. Personalmente vengo dal settore privato e grazie a questa esperienza sto cercando di coinvolgere attivamente un personale che – si può dirlo certamente – ama l’azienda. Ho disposto corsi per i dipendenti quadro e amministrativi, così come verranno avviati dei corsi di primo soccorso, finanziati con i fondi interprofessionali, in cui si spiegherà l’utilizzo del defibrillatore, strumento che verrà poi acquistato in azienda. Strategie di governance, formazione e sicurezza sono gli elementi su cui conto per coinvolgere tutti”.
Quali sono i progetti di ampliamento della rete per i prossimi anni?
“Attualmente sono in fase di realizzazione il II e il IV stralcio di metanizzazione ad opera dell’amministrazione comunale. Il completamento di tali stralci consentirà la copertura di circa 4/5 del territorio comunale, rimane esclusa una porzione di territorio a bassa densità abitativa compresa: ad ovest viale delle Medaglie d’oro/viale della Regione; a sud via della Concordia; ad est via Plebiscito e via Domenico Tempio; a nord via Citelli e via Rocca Romana. Tra pochissimo avvieremo i lavori di completamento della IV Presa situata in zona Pantano d’Arci. Abbiamo concordato con l’Amministrazione il progetto di far procedere i lavori attorno via Cristoforo Colombo, in modo da evitare lo svolgimento degli stessi creassero disservizi su una zona vitale per la viabilità cittadina”.
 
Il suo predecessore, Lombardo, nel 2012 ci disse che mancavano le risorse per gli ammodernamenti. È ancora così?
“Il problema permane, in tal senso stiamo lavorando per trovare finanziamenti che ci consentano di effettuare la sostituzione della rete in ghisa che in città rifornisce, in particolare, la zona del centro. Il costo dell’operazione si aggira intorno ai 30 milioni; i terreni che stiamo sondando sono quelli dei fondi europei, ma saremmo disposti a valutare anche soluzioni di prestito. Ovviamente si tratta sempre di ipotesi da passare poi al vaglio del nostro unico socio, ossia il Comune. Il tutto, spero, entro il 2014”.

Cosa può dirci in merito al piano di riordino delle società partecipate? Qual è il futuro dell’Asec?

“Con la sospensione della ex delibera 49 per circa sei mesi, aspettiamo l’arrivo di giugno per capire se l’Asec Spa rientrerà tra quelle aziende definite “strategiche”, cioè d’interesse dell’amministrazione, e quindi non soggetta a dismissione. In tale ottica, stiamo elaborando un Piano industriale che sottoporremo all’amministrazione comunale”.
“Per concludere ci tengo a dire che, in linea con le esigenze contemporanee di razionalizzazione delle risorse, nell’accettare l’incarico di presidente ho rinunciato sia alla macchina che al cellulare aziendale”.

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