Gasdotto Snam a Porto Empedocle, ok alla bretella di collegamento - QdS

Gasdotto Snam a Porto Empedocle, ok alla bretella di collegamento

redazione

Gasdotto Snam a Porto Empedocle, ok alla bretella di collegamento

martedì 06 Maggio 2014

Il dipartimento regionale Urbanistica concede l’autorizzazione, malgrado il “no” del Consiglio comunale. Enel tira un sospiro di sollievo e prosegue nella riconversione della centrale elettrica

PORTO EMPEDOCLE (AG) – Malgrado il parere negativo da parte della maggioranza del Consiglio comunale empedoclino, la bretella di collegamento al gasdotto Snam a servizio della centrale elettrica di Enel ci sarà. E’ arrivato infatti l’ok del dipartimento regionale dell’Urbanistica che sentiti gli altri vari pareri positivi ha rilasciato l’autorizzazione definitiva, affinché l’opera si possa compiere. In particolare, secondo quanto pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana lo scorso 24 aprile, non sono state ritenute fondate le considerazioni del civico consesso cittadino, perché le motivazioni non avevano un carattere tecnico ma attenevano a preoccupazioni circa la perdita di posti di lavoro oltre che a problemi di carattere ambientale quali l’inquinamento. Il tutto in contrasto con il parere dello stesso ufficio tecnico comunale. Secondo il dipartimento non possono quindi ritenersi significative tali considerazioni che non vertono su argomentazioni di natura urbanistica.
Il percorso che interesserà il gasdotto da realizzare è fuori da aree di interesse archeologico o a rischio idrogeologico, mentre l’impianto una volta realizzato sarà interrato eliminando qualsiasi problematica di impatto ambientale. Una notizia che fa certamente tirare un sospiro di sollievo a Enel che da mesi ha già iniziato i lavori per la riconversione a turbogas di uno dei due impianti di produzione a olio combustibile ancora esistenti. Dovrebbe quindi venirsi a concludere il braccio di ferro con parte del Consiglio comunale che aveva tra l’altro messo ai ferri corti l’Amministrazione presieduta dal sindaco, Calogero Firetto, e parte della sua stessa maggioranza, improvvisamente rivoltatasi contro su un tema che ha visto la mobilitazione dei sindacati a favore del progetto di riconversione che ha di fatto scongiurato la chiusura della centrale Enel. Centrale che se dal punto di vista dell’ambiente non era precedentemente all’avanguardia, ha dall’altro lato offerto occupazione a diverse decine di dipendenti e soprattutto garantito alle ditte dell’indotto una certa possibilità occupazionale. Soddisfatto si è dichiarato il sindaco Firetto della decisione arrivata dalla Regione, ma anche molto prudente verso il consiglio comunale.
“Le autorizzazioni non penso che necessitino di commenti – ha affermato il primo cittadino ma anche capogruppo all’Ars dell’Udc, Calogero Firetto – c’è stato un iter che è terminato e che ha coinvolto anche il ministero. La valutazione verteva su una natura urbanistica ed era chiesta da Snam rete gas, non era possibile sparare alla nuora per nuocere alla suocera. Un atto assolutamente dovuto dalla Regione, ora la riconversione può procedere spedita come puntualmente sta avvenendo con i lavori che procedono speditamente. Grazie a ciò i livelli di immissioni nell’atmosfera saranno ridotti drasticamente, mentre i livelli occupazionali, saranno garantiti ampliando gli orizzonti temporali della presenza dell’azienda nel nostro territorio. Un risultato positivo quest’ultimo che anche lo stesso consiglio comunale aveva inseguito a partire dall’anno 2007”.
Dall’Enel, nonostante la mancanza di commenti ufficiali alla decisone presa dalla Regione, traspare una certa soddisfazione, mentre nei giorni scorsi è giunto in centrale l’ingegnere Roberto Renon responsabile di “AdB Generazione” l’area di produzione del colosso energetico italiano, il tutto per soprintendere il proseguo dei lavori di riconversione a turbogas, dal costo complessivo di 80 milioni di euro. In particolare dentro il cantiere è già visibile la nuova ciminiera in metallo che andrà a sostituire una delle due precedenti.

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