In arrivo cinque mezzi blindati per Crocetta - QdS

In arrivo cinque mezzi blindati per Crocetta

Luca Mangogna

In arrivo cinque mezzi blindati per Crocetta

giovedì 08 Maggio 2014

Ma un’apposita conferenza stampa chiarisce la vicenda auto blu; spese a metà tra Stato (poliziotti) e Regione (veicoli). Ardizzone: “Nel 2009 la spesa era di 233 mila euro, ora risparmio del 62 per cento”

PALERMO – Non si placano le polemiche attorno alla vicenda auto blu alla Regione. Il primo in ordine di tempo a intervenire e a cercare di fare luce sulla questione è stato il presidente Crocetta, chiamato in causa sull’utilizzo e l’acquisto di cinque mezzi blindati (3 per Palermo, uno ciascuno per Roma e Bruxelles) che sarebbero a carico dei contribuenti siciliani.
“Sono imbarazzato di fronte a questa polemica sulle auto di scorta acquistate dalla Regione – ha detto Crocetta – si tratta di una vettura in più rispetto a quelle che avevano anche Cuffaro e Lombardo, e credo che la mia posizione sia differente dalla loro”. Quindi Crocetta ha tentato di spiegare nel dettaglio la situazione. “Prima di diventare presidente della Regione – ha aggiunto Crocetta – avevo tre auto blindate che erano a carico del ministero dell’Interno. Da quando sono qui c’è una convenzione con lo Stato, che mette a disposizione i poliziotti e la scorta e la Regione paga le vetture. Lo so, sono care, ma sono care sia se le paga la Regione, sia se le paga lo Stato perché sono a carico del pubblico contribuente. Mi sembra una polemica ridicola”.
Il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone è anch’egli intervenuto, convocando un’apposita conferenza stampa dove si è lungamente discusso del tema. “Nel 2009 – ha detto Ardizzone – la spesa per 16 auto blu più una blindata, era di 233 mila euro, mentre l’ultima gara fatta quest’anno prevede una spesa annua di 87 mila euro per 7 automobili, con un risparmio complessivo del 62 per cento. Io personalmente – ha aggiunto – non ho ritenuto di dover usufruire dell’auto blindata (a parte il primo giorno) e l’ho assegnata alla Prefettura di Palermo per consegnarla a chi effettivamente ne aveva bisogno. Qualcuno si è chiesto piuttosto quanto costa l’ammiraglia di Renzi?”.
Ardizzone, dopo aver altresì smentito che i parlamentari siciliani abbiano diritto (oltre alle auto blu) all’indennità per il trasporto su gomma,  ha proseguito con la sua polemica con il governo nazionale, e in particolare con il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il suo referente in Sicilia Davide Faraone, proprio sul tema della spending review. “Abbiamo ritenuto opportuno di concorrere alla riduzione della spesa – ha spiegato – e riteniamo che l’Ars possa essere presa a modello da tutti gli altri consigli regionali d’Italia. Invito Renzi a controllare quanto avviene a qui”.
Ardizzone prende di mira Faraone che fu uno dei sostenitori del movimento “Forchette rotte” che tre anni fa contestava le spese in buoni pasti per i parlamentari siciliani. “Nel 2011 – ha chiarito il presidente dell’Ars –  il collegio dei questori da me presieduto, ha tolto l’indennità pasto, perché si diceva che i parlamentari mangiavamo a sbafo dei siciliani. C’è chi fomenta le folle col populismo e c’è chi agisce. Ripeto – ha concluso Ardizzone – invito Renzi a prendere a modello la Sicilia per la revisione della spesa e a rendere notala spesa per la sua ammiraglia”.

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