Agrigento - Zero indennità, carico di polemiche - QdS

Agrigento – Zero indennità, carico di polemiche

Luca Mangogna

Agrigento – Zero indennità, carico di polemiche

venerdì 09 Maggio 2014

In Consiglio comunale si è parlato di una mossa elettorale, cosa che non è andata giù al sindaco. Opposizione all’attacco dopo l’annuncio di Zambuto sui tagli ai costi politici

AGRIGENTO – La recente iniziativa del sindaco Marco Zambuto e di tutta la Giunta municipale, che hanno rinunciato alle proprie indennità non ha incantato l’opposizione, anzi. All’indomani del provvedimento che, come comunicato dal primo cittadino, sarà utile a consentire sgravi fiscali sull’Imu, i consiglieri di minoranza hanno replicato con una nota congiunta siglata dai rappresentanti in Sala dei Giganti di Forza Italia, del Gruppo Misto, del Patto per il territorio e dell’indipendente Dino Galante, in cui non vengono risparmiate pesantissime critiche all’operato di Zambuto e all’iniziativa, bollata soltanto come una mossa elettorale.
“Da due anni – si legge nella nota – il Consiglio comunale invita Zambuto e la sua Giunta a rinunciare all’indennità di carica, così come il Consiglio ha rinunciato al gettone di presenza. E Zambuto ha risposto voltandosi sempre dall’altra parte. Adesso che è candidato all’Europee rinuncia all’indennità per ammortizzare a favore dei cittadini meno abbienti le aliquote della tassa sulla casa che lui stesso ha aumentato al massimo consentito”.
Per di più, secondo gli esponenti dell’opposizione, sarebbero evidenti talune contraddizioni. “Tutto ciò – si legge ancora nel documento – con gli opportuni accorgimenti da maggio a dicembre. Dunque, se Zambuto viene eletto, da giugno di euro ne guadagnerà 20 mila al mese, come premio degli agrigentini per le promesse che non ha mantenuto. Se invece non è eletto, si sacrificherà fino a dicembre. E poi chi se ne fregherà più dei meno abbienti che pagano la tassa sulla casa tra le più esose di tutta Italia”.
La replica del primo cittadino non si è fatta attendere, e i toni non sono certo teneri. “Per venire incontro ai problemi dei cittadini – ha detto Zambuto – operiamo una diminuzione della pressione fiscale attraverso il taglio totale dell’indennità del sindaco e della Giunta. Ma siamo rimasti soli. I consiglieri parlano in un modo e agiscono in un altro. A cominciare dal signor Vassallo (capogruppo Mpa, nda) che costa al Comune circa 50 mila euro l’anno, e che essendo in aspettativa percepisce quasi quattro mila euro al mese. E ci sono altri consiglieri che hanno scoperto questo giochetto, per cui si fanno pagare i contributi dal Comune e poi vengono qui a fare i soloni e a predicare su come si risana il bilancio. Comincino a dare loro l’esempio invece di minacciare”.
“Noi – ha concluso il sindaco – ci impegniamo, ci mettiamo la faccia, agiamo. Loro criticano”.
 

Si lavora a una mozione di sfiducia. Appello alle forze in Aula dai rappresentanti dell’Mpa

AGRIGENTO – Intanto si lavora a una mozione di sfiducia dei consiglieri comunali per il sindaco Marco Zambuto. È la risposta degli esponenti dell’Mpa alle accuse mosse da Zambuto al capogruppo Alfonso Vassallo. “Zambuto – si legge nella nota dei consiglieri Mpa – ci ha chiesto di passare dalle parole ai fatti, e lo faremo. Si è isolato dal Consiglio e si è distaccato dal territorio, dalle forze sociali e sindacali, quindi dai cittadini e dalle loro esigenze”.
Nell’occhio del ciclone anche la revoca dell’incarico di assessore a Gerlando Gibilaro. “Zambuto – è scritto nel testo – ha dimostrato di perseguire solo la propria ambizione personale piuttosto che pensare al bene collettivo. La revoca dell’incarico a Gibilaro risponde a finalità esclusivamente elettorali a discapito degli interessi dei cittadini”.
“Invitiamo – si legge alla fine della nota – il Consiglio a votare subito la mozione di sfiducia e non attendere dopo il 25 maggio”.

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