Milano, la città tra modernità e tradizione. Dal Duomo agli edifici dalle pareti di vetro - QdS

Milano, la città tra modernità e tradizione. Dal Duomo agli edifici dalle pareti di vetro

Nicoletta Fontana

Milano, la città tra modernità e tradizione. Dal Duomo agli edifici dalle pareti di vetro

venerdì 09 Maggio 2014

Ecco le tappe a cui il turista non può mancare: dall’Arco della Pace al Parco Sempione e poi ancora il Museo della Triennale

Se il Duomo è sempre stato l’emblema della città di Milano oggi viene un po’ offuscato dalla presenza incisiva della Torre dell’Unicredit. Questa costruzione avveniristica nel nuovo complesso di Porta Nuova ha sicuramente cambiato lo skyline della città. Inserita in un contesto storico come il Corso Como, questo gigante di specchi , progettato da César Pelli colpisce l’osservatore per la sua imponente presenza e affascina per il contrasto che crea nell’area in cui è inserito. I milanesi ne vanno molto orgogliosi e finalmente si sentono cittadini di una  vera metropoli al passo coi tempi. Tante le novità in città: Eatitaly ha aperto i battenti proprio lì vicino, in Piazza XXV Aprile e dalle stupende vetrate dei suoi ristoranti il panorama è magnifico. Tra una delikatessen e l’altra, fermarsi per un drink o una cena è cosa d’obbligo.
 
Affittando una bicicletta “bike Milano” potremo iniziare il nostro tour attraverso una città che in fondo è tutta da scoprire. Partendo dall’Arco della Pace. Con sole poche pedalate attraversando il bellissimo Parco Sempione, il nostro primo step sarà il Museo della Triennale in cui al suo interno, oltre ad esporre sempre bellissime mostre di arte contemporanea, vi è la sede della Triennale Design Museum; un Santuario per la capitale del design Italiano. Nel suo magnifico giardino, circondati da opere d’arte e design potremo fermarci a  mangiare un boccone nel Design Caffe, prima di partire alla volta del Castello Sforzesco. Fuori dall’area vicino alla fontana,  proprio da pochi giorni la zona è stata chiusa al traffico, e sui tappeti rossi posati per terra giacciono bianche poltrone di design per un pit-stop d’obbligo prima di partire per la zona più  commerciale e autentica di Via Dante che ci condurrà dritti al Duomo.
Parcheggiamo la bici per entrare alla Rinascente, il grande storico magazzino milanese con lo scopo di raggiungere l’ultimo piano e godere della vista delle guglie della maestosa Cattedrale gotica.
Pochi passi e Palazzo Reale e il Museo del Novecento saranno altri due musei da non perdere assolutamente.
Siamo a pochi passi dal quadrilatero della moda, ma prima di tuffarci nello shopping più sfrenato dei soliti negozi che da anni sono i pilastri del fashion di questa città, andremo alla scoperta del nuovo multistore “Bryan and Barry”, ultima new entry milanese.
Se fosse l’ultima domenica del mese, sempre in sella alla nostra bicicletta, dopo aver attraversato Corso di Porta Ticinese, luogo cult per i giovani Hipster, ci inoltreremo sicuramente nella nostra “Portobello dei Navigli”.
Tra vecchie insegne della Coca-Cola, modernariato e oggetti bizzarri e vintage, il Mercato dei Navigli diventa sempre più caratteristico e luogo di attrazione per chi è alla ricerca delle cose perdute.
Ore 18: scatta l’ora della movida milanese, protagonista assoluto l’happy hour. Un esercito di banker, impiegati e professionisti sono pronti a finire la loro giornata lavorativa annegando nello Spritz. Tantissimi i luoghi dove godere di questo momento di relax a partire dai numerosi bar all’aperto del Corso Sempione, o allo storico e super cool Radetzky di Corso Garibaldi, in cui è facile incontrare qualche vip o  al milanesissimo Ombra de Vin in Piazza San Marco. Per essere super trendy Ceresio 7 è la meta più ambita del momento.
Questo nuovo locale situato all’ultimo piano del palazzo di Desqaured ha un terrazzo meraviglioso che si affaccia sul panorama di Portanuova e all’ora del tramonto quando gli ultimi raggi rossi del sole illuminano  la Torre dell’Unicredit si potrà brindare alla nuova Milano in attesa del successo dell’Expo.

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