Imprese cooperative, in Sicilia le giovanili resistono più a lungo - QdS

Imprese cooperative, in Sicilia le giovanili resistono più a lungo

Serena Giovanna Grasso

Imprese cooperative, in Sicilia le giovanili resistono più a lungo

martedì 13 Maggio 2014

Rapporto Euricse 2013: nell’Isola si registra il tasso di mortalità più basso a livello nazionale (1,5%). Al di qua dello Stretto il tasso di natalità è dell’11,6%, 8 punti in più delle generiche

PALERMO – Torniamo ancora una volta ad occuparci del settore cooperativo (ricordiamo che il seguente tema è stato approfondito sul QdS del 12 marzo con la particolare contestualizzazione del sistema cooperativo al tempo della crisi e su quello del 21 marzo mediante l’analisi della forma di credito delle banche cooperative). Anche oggi la nostra fonte è il secondo rapporto Euricse (European research institute on cooperative and social enterprises) pubblicato nel 2013 e intitolato: “La cooperazione italiana negli anni della crisi”. L’aspetto del settore cooperativo che affronteremo quest’oggi concerne il mondo giovanile.
Il documento di cui si è servito l’Euricse è un’indagine svolta da Unioncamere nel 2013, dalla quale emerge che nel 2012 il numero di cooperative costituite da giovani è stato pari a 13.474, dunque ben il 9,1% sul totale delle cooperative. Il tasso di crescita di questo genere di imprese nel 2012 è risultato pari al 12,2%, valore superiore alla media generale del totale delle imprese giovanili, che esulano dal contesto cooperativo (10,1%). Allo stesso modo il tasso di crescita percentuale si è dimostrato maggiore persino nello stesso ambito cooperativo (12,2% contro il 2,3%). Sempre secondo i dati di Unioncamere, nel 2012 la crescita del settore cooperativo italiano (saldo netto tra natalità e mortalità pari a +3.429 cooperative) è da attribuirsi per quasi il 50% a cooperative costituite da giovani.
Il tasso di natalità delle cooperative giovanili è stato, a livello nazionale, pari a 14,7%, mentre quello delle cooperative è stato pari al 5,2%. Anche il tasso di mortalità registrato nel 2012 rileva performance migliori per le cooperative giovanili, con un tasso del 2,4%, rispetto a quello delle cooperative (2,9%).
Passando adesso da un prospetto nazionale ad un quadro fotografico che tiene conto del disaggregato regionale, noteremo che la Sicilia, come di norma, si piazza ben al di sotto del dato medio nazionale. Nella fattispecie, il tasso di natalità delle imprese giovanili di tipo cooperativo registrato nell’Isola nel 2012 risulta essere pari all’11,6%, ben 3,1 punti percentuali in meno rispetto al valore italiano, ma allo stesso tempo 8,2 punti percentuali più alto di quello rispetto a quello cooperativo generico.
Ma se sotto questo punto di vista non smentiamo la nostra proverbiale arretratezza, possiamo al contrario vantare il tasso di mortalità più basso in assoluto, non solo quindi a livello nazionale, ma anche a livello regionale, essendo pari all’1,5% (ben 0,9 punti percentuali in meno rispetto al dato nazionale). Ed è proprio questo secondo dato che si pone da ammortizzatore, rendendo possibile un tasso di evoluzione che si distacca di soli 2,1 punti percentuali dalla media nazionale, pari al 10,1%.
Indiscussa è la posizione ricoperta dal Molise, regione con il tasso di natalità di imprese cooperative giovanili più alto in assoluto, pari al 30,9% quindi quasi due volte il tasso di natalità nazionale. Di contro, è lo stesso Molise a registrare un tasso di mortalità di imprese giovanili più alto rispetto alla media nazionale (2,9%), dato che comunque non impedisce alla regione di registrare un tasso di evoluzione pari al 27,9%, in questo caso valore più che doppio rispetto a quello nazionale pari al 12,2%.
Mentre è l’Abruzzo la regione con il tasso di mortalità di imprese cooperative giovanili maggiormente elevato pari al 6,2%. Ad ogni modo, la regione riesce a tener testa grazie al più che modesto tasso di natalità pari al 20,4%, che consente all’Abruzzo di registrare un tasso di evoluzione pari al 14,2% ben al di sopra rispetto alla media nazionale.
Per quel che invece attiene ai settori in cui le cooperative giovanili interagiscono, i migliori risultati sono conseguiti nei servizi turistici con un’incidenza sul totale delle cooperative pari al 10,9%. A seguire troviamo il settore dei servizi, con un’incidenza pari all’8,7%. Mentre è il settore agricolo a risentire in misura più contenuta dell’incidenza delle cooperative giovanili sul totale delle imprese cooperative (6,4%). Infine, in sintesi possiamo affermare che l’incidenza delle cooperative giovanili sul totale delle cooperative sull’economia è pari al 9,1%.

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