Formazione, fondi Ue spolpati ora restano solo le briciole - QdS

Formazione, fondi Ue spolpati ora restano solo le briciole

Michele Giuliano

Formazione, fondi Ue spolpati ora restano solo le briciole

giovedì 15 Maggio 2014

Quasi 300 milioni sono stati già utilizzati: non solo corsi da finanziare ma tanti altri progetti. Tanti dubbi sulle nuove attività formative: del Piano giovani restano 157 mln di euro

PALERMO – Gli sbandierati fondi dell’Unione europea per finanziare la formazione professionale in Sicilia sono quasi finiti. Restano solo le briciole, pochi fondi per riuscire a rifinanziare per intero l’attuale “giungla” della formazione siciliana.
 
È stato lo stesso governo regionale a fare un resoconto della situazione sul piano finanziario. Siccome con fondi della Regione ci sono ben poche speranze di finanziare alcunché, in pratica si prospetta l’ennesima stagione “lacrime e sangue” del settore, con prevedibili nuovi tagli.
Del cosiddetto ‘Piano Giovani’, voluto dall’assessorato regionale alla Formazione nel 2012 e finanziato con 452 milioni di euro per un triennio, fino al 2015, ne resterebbero 157: circa 200 milioni sono già stati utilizzati per finanziare la attività formative della seconda annualità dell’Avviso 20; il governo Crocetta ne utilizzerà altri 45 milioni per mandare in prepensionamento circa 200 addetti del settore (su una platea di poco più di 8 mila persone, da mesi senza paga e senza lavoro); altri 50 milioni saranno utilizzati per il progetto ‘Prometeo’, che dovrebbe avviare il Ciapi di Priolo, ente “in house” della Regione siciliana, per formare gli stessi dipendenti degli enti di formazione. Tuttora non sono partiti i bandi annunciati dal governo Crocetta sui tirocini formativi e start up giovanili.
In tutte le Regioni italiane è partito dal primo maggio il progetto “Youth Guarantee”, finanziato con risorse dell’Ue, per attività di orientamento destinate ai giovani dai 18 ai 29 anni. Alla Sicilia sono destinate risorse per circa 172 milioni di euro, ma finora non è stata siglata la convenzione con il ministero del Lavoro, che consentirebbe al progetto di partire, sbloccando le somme.
 
Gli uffici della Regione starebbero pensando di utilizzare parte dei 172 milioni statali e comunitari (circa 36 milioni) per rifinanziare il progetto Spartacus, anche questo attivato dal Ciapi di Priolo; formare e riqualificare gli ex dipendenti degli sportelli multifunzionali (circa 1.700 addetti), anche loro da mesi senza paga e lavoro. La proposta del governo prevede la riassunzione del personale a tempo: con contratti di lavoro a progetto ma ai sindacati non piace. Nemmeno i 46 milioni 960 mila euro della ‘Sovvenzione Globale’ (che si è aggiudicata il raggruppamento temporaneo di imprese Mediterranea engineering, Izi spa e Info srl, con capofila l’Irfis e finanziata con risorse del Por 2007-2013, Fse Obiettivo convergenza dal precedente governo Lombardo) sarebbero stati spesi per intero.
“Non c’è alcuna volontà di voler sottrarre fondi destinati ai giovani e spero che queste sterili polemiche rientrino – ha asserito l’assessore regionale alla Formazione Nelli Scilabra -. Anzi la strada è proprio quello di sostenere i miei coetanei”. L’assessore ha sottolineato l’integrazione tra Piano Giovani e Garanzie giovani: “La Formazione verrà fatta attraverso i voucher formativi – ha affermato – L’apprendistato sarà con le scuole e le università, previste anche le misure per lo start up”.
 

 
L’approfondimento. Youth Guarantee accelerazione importante
 
“Non è vero che sul progetto Youth Guarantee siamo indietro rispetto alle altre Regioni. Lo abbiamo approvato in questi giorni in giunta e rispetto alle altre Regioni abbiamo già il piano operativo, siamo tra i primi in Italia”. Parole dell’assessore regionale alla Formazione, Nelli Scilabra, che smentisce le tante polemiche attorno ai presunti ritardi del governo nella spesa dei fondi collegati alla formazione e al lavoro. “Sei milioni di euro – è il resoconto della Scilabra – sono stati assegnati all’apprendistato primo e terzo livello per prevenire la dispersione scolastica e agevolare l’inserimento nel mondo del lavoro dei laureati; 22,25 milioni per favorire il tirocinio professionalizzante dei giovani e dei praticanti di studi professionali; 31,1 mln per rafforzare la cultura d’impresa e finanziare le start up con incentivi da un minimo di 20 mila a un massimo di 60 mila euro. Attraverso quest’ultima misura – spiega l’assessore – l’amministrazione vuole stimolare lo sviluppo del sistema produttivo mettendo forze nuove e superando una vecchia impostazione che vedeva l’amministrazione come erogatrice di assistenza. Vogliamo scommettere sui giovani e sulle loro attitudini, sono certa che questa misura può essere volano di crescita per la nostra terra”.

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