Messa in sicurezza antisismica i fondi ci sono, ma non si spendono - QdS

Messa in sicurezza antisismica i fondi ci sono, ma non si spendono

Chiara Borzi

Messa in sicurezza antisismica i fondi ci sono, ma non si spendono

martedì 20 Maggio 2014

Il programma di finanziamenti Ue Horizon 2020 mette a disposizione 80 miliardi di euro. Lo Bosco: “A Catania servirebbero 4 mld, possiamo intervenire su 160 alloggi l’anno”

CATANIA – Si chiama Horizon 2020 il nuovo programma di finanziamenti concessi dalla Unione Europea allo scopo di alimentare lo sviluppo tecnologico e la ricerca innovativa a favore della salvaguardia del clima.
I cardini di Horizon 2020, la quantità dei fondi a disposizione e le condizioni attraverso cui è possibile accedervi, sono stati illustrati a Catania durante l’incontro organizzato dall’Università di Catania a Villa Cutelli, in sinergia con l’Università di Udine, collegata in streaming proprio con la sala catanese.
Il confronto con la città friulana è stato importante perché quest’ultima è da anni in prima linea nelle attività di progettazione in ottica europea dedicata alla salvaguardia ambientale.
Presente all’incontro anche l’assessore ai Lavori Pubblici del comune di Catania, Luigi Bosco. E’ stato Bosco a prendere per primo la parola nell’incontro e porre l’accento sull’importanza delle politiche di prevenzione in generale, ma soprattutto quelle previste per ridurre le conseguenze in casi di terremoto.
“Non servono politici ma statisti per diffondere una cultura della prevenzione – ha esordito l’ingegnere -. La Sicilia è come la California per gli Usa, territorio in cui si aspetta il Big One, ma da noi non si fa alcuna opera di prevenzione per scampare a quella cifra mostruosa di 160 mila morti stimata solo per un’eventuale terremoto a Catania. Insieme ai politici sono spesso gli stessi cittadini a non volerne sapere di prevenzione. E’ stato solo grazie alla c.d “Ordinanza Bianco” che oggi è ancora espresso il concetto di prevenzione, ma secondo un mio calcolo – continua l’assessore – con i fondi disponibili possiamo mettere in sicurezza solo 160 alloggi l’anno. Servono almeno 4 miliardi di euro per procedere alla messa in sicurezza sismica della sola Catania. E’ possibile stimolare alla messa in sicurezza delle strutture attraverso vari interventi: defiscalizzazione delle attività per la messa in sicurezza, da portare dal 50 al 65%; inserimento della premialità volumetrica; aggiungere valore catastale agli edifici sicuri da un punto di vista sismico; apporre delle targhe negli edifici sicuri. Diffondere la cultura della prevenzione non è un compito semplice – ha concluso Bosco – a Catania non è stata fatta nessuna verifica delle vulnerabilità sismica degli edifici pubblici. Quando mi sono insediato e fatto provvedere a questo esame, siamo stati costretti a chiudere parte del plesso di una scuola in città, la quale aveva una soglia di vulnerabilità solo pari al 10 per cento del necessario".

Innovazione tecnologica e sicurezza anche per uscire dalla crisi
CATANIA – All’interno dell’incontro organizzato in sinergia con l’Università di Udine, è stato Matteo Di Rosa a spiegare i cardini su cui si fonda Horizon 2020. I fondi accessibili dal programma attuale sono in totale 80 miliardi di euro, il 30 per cento in più rispetto il vecchio piano settennale 2007/2013. Possono essere finanziate da Horizon, anche in sinergia, i progetti di ricerca scientifica, d’innovazione tecnologica e i piani che si prefiggono come obiettivo la soluzione delle grandi sfide sociali: salute, agricoltura sostenibile, mobilità e trasporti, campo scientifico a favore del settore socio-economico attento al cambiamento climatico.
La Ue ha snellito il procedimento di selezione dei destinatari dei fondi, basteranno 5 mesi per la valutazione del progetto e altri 3 per veder assegnato il denaro. Come chiaramente espresso durante la presentazione del piano, “con Horizon 2020 l’Unione Europea si è prefissa l’obiettivo di investire su scienza e innovazione per uscire dalla crisi”.

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