Squinzi, fiducia a Renzi. "Ma ora subito i fatti" - QdS

Squinzi, fiducia a Renzi. “Ma ora subito i fatti”

redazione

Squinzi, fiducia a Renzi. “Ma ora subito i fatti”

venerdì 30 Maggio 2014

Assemblea di Confindustria sulle prospettive di aggancio della crescita

ROMA – “Il mandato popolare dato al principale partito di Governo e al suo leader Matteo Renzi, testimonia la voglia di cambiamento che c’è nel Paese. Questa voglia attende fatti che diano sostanza alle riforme e alla crescita”. Cosi’ il leader di Confindustria, Giorgio Squinzi, dal palco dell’Assemblea, commenta l’esito delle elezioni europee.
Corruzione – “Chi corrompe fa male alla propria comunità e fa male al mercato, produce un grave danno alla concorrenza e ai suoi colleghi. Queste persone non possono stare in Confidustria”. Nel suo intervento il leader di viale dell’Astronomia si sofferma su quello che definisce “uno dei temi chiave del Paese”: la corruzione. E Squinzi ricorda l’impegno già profuso: “Ci siamo dati codici, abbiamo estromesso imprenditori che utilizzavano facili scorciatoie o, peggio, erano in relazione con la criminalità organizzata”. E, assicura, “dedicheremo altrettanto impegno nel costruire la cultura della trasparenza a tutti i livelli. Vorremo trovare corrispondenza in una giustizia che abbia un volto severo, ma giusto, da rispettare , non da temere”. Lo sforzo per prevenire il malaffare, dice Squinzi, deve essere congiunto perchè intervenire quando il danno è fatto “è indispensabile ma non cura il male alla sua radice”. Per questo, conclude, “occorre uno scatto morale, nostro in primo luogo, poi del Paese tutto, se vogliamo liberarci dall’alleanza perversa tra complicazione e corruzione”.
Contrattazione – La riforma della contrattazione collettiva è di vitale importanza per i lavoratori come per le imprese”, dice poi chiedendo un nuovo intervento sulla contrattazione alla luce della crisi economica e del recente accordo sulla rappresentanza firmato con Cgil, Cisl e Uil.
Fisco – E’ un “rapporto malato” quello che il contribuente italiano ha con il fisco. E “la malattia è seria”: “siamo al 68,5% del prelievo sugli utili secondo la Banca Mondiale. Il 19mo prelievo più elevato al mondo, il primato tra le economie avanzate”. Sono dati che “si commentano da soli” quelli che Squinzi, snocciola parlando dal palco dell’assemblea.”Il cuneo fiscale sul lavoro – aggiunge – è al 53%, secondo solo al Belgio, 10 punti sopra la media Ue e 17 su quella Ocse’’. Numeri che stanno a significare soprattutto una cosa: che “fino alla prima decade di settembre si lavora per pagare le tasse. Avanti così – conclude – e l’anno è finito prima di iniziare!”.
Il Governo sta definendo “una significativa agevolazione fiscale sugli investimenti incrementali in beni strumentali e asset intangibili”. Ad annunciarlo il ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, parlando dal palco dell’assemblea di Confindustria.
 
Queste agevolazioni, spiega, “si affiancheranno alla nuova Sabatini e al credito d’imposta per la ricerca e lo sviluppo, per dare uno shock agli investimenti strategici per la competitività”. “Sembrano esserci le condizioni – afferma Guidi – per far ripartire la domanda di investimenti. I risultati della Sabatini sono molto incoraggianti e a poche settimane dal lancio sono state presentate oltre tremila domande con richieste di finanziamenti per oltre un miliardo di euro. Dati che hanno superato le nostre più rosee aspettative”. “Dobbiamo dire basta alla dilagante cultura anti-imprenditoriale. Basta alla criminalizzazione del profitto”, dice poi il ministro dello Sviluppo. Questo perché, aggiunge, la “semplice verita’” è che “solo un imprenditore che fa profitti puo’ investire, crescere e dare occupazione”. In questo senso, sottolinea il ministro, in un’economia di mercato “l’occupazione la generano le imprese”.

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