Formazione, è caos sull’Albo. Tanti gli errori tra gli esclusi - QdS

Formazione, è caos sull’Albo. Tanti gli errori tra gli esclusi

Michele Giuliano

Formazione, è caos sull’Albo. Tanti gli errori tra gli esclusi

sabato 31 Maggio 2014

Varato l’elenco dei lavoratori degli enti esclusi: ma i sindacati segnalano moltissime anomalie. In 975 fatti fuori dall’Assessorato. C’è tempo sino al 7 giugno per fare osservazioni

PALERMO – Per il momento c’è solo l’elenco degli esclusi. In 875 sono stati fatti fuori dall’assessorato regionale alla Formazione dall’albo degli operatori. Il che significa che se sarà tutto confermato gli enti di formazione si ritroveranno ancora più svuotati: chi infatti non farà parte dell’albo sarà automaticamente licenziato.
 
Si preannuncia però una nuova battaglia perché questo albo degli esclusi sarebbe zeppo di errori, secondo quanto denunciano gli enti di formazione. Che avranno tempo sino al prossimo 7 giugno per presentare le loro controdeduzioni all’assessorato. Gli errori più frequenti sarebbero legati a presunti contratti a tempo determinato che non darebbero diritto al lavoratore del rinnovo automatico secondo le regole imposte dalla Regione che aveva stabilito il blocco delle assunzioni al 31 dicembre del 2008. In realtà in molti avrebbero invece un contratto a tempo indeterminato.
 
Forse alla base ci sono errori umani ma questo sarà ancora tutto da chiarire: “L’elenco degli esclusi dall’albo – afferma Mario Mirabile del sindacato Sinalp – è un imbroglio camuffato. Lo dico dopo aver effettuato i dovuti accertamenti. Mancano all’appello operatori rinviati a giudizio di cui possiedo copia e alcuni nominativi sono inseriti strumentalmente per nascondere gli appositi strafalcioni”. Probabilmente quando sarà completata la revisione degli esclusi sarà anche pubblicato l’albo degli operatori di chi è riuscito a superare la selezione e quindi conserverà il suo posto di lavoro. L’Albo unico degli operatori della formazione siciliana è una sorta di elenco in cui si “schedano” tutti i lavoratori degli enti accreditati con il relativo profilo professionale, mansioni e livello di inquadramento.
A chiedere sul tema un confronto è stato il deputato regionale del Pd Filippo Panarello: “Si deve discutere con tutte le forze politiche e le rappresentanze sociali per mettere in campo una profonda riforma della formazione professionale in Sicilia che tenga conto di tre punti fondamentali: no ai carrozzoni, buon utilizzo dei fondi comunitari e tutela dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato”.
Dal canto suo l’assessore regionale alla Formazione Nelli Scilabra ha dimostrato di avere la scorza dura rispetto alle tantissime polemiche che gli sono volate addosso: “C’era bisogno di moralizzare il sistema – ha ribadito in questi giorni – perché è stato in balìa di un contesto poco pulito che ha finito per rendere tutto marcio. Ora serve una formazione di qualità”. Intanto i lavoratori in questi giorni sono scesi di nuovo in piazza per protestare al fianco dei sindacati a Palermo. E’ stato organizzato un presidio nel piazzale antistante Palazzo dei Normanni, sede del parlamento regionale. L’iniziativa per chiedere una riforma organica del settore, il pagamento degli stipendi arretrati (ci sono dipendenti senza paga e lavoro da oltre 12 mesi), la proroga delle attività degli addetti degli sportelli multifunzionali nei centri per l’impiego. Ad essere chiesto un intervento legislativo dell’Ars sul governo.
 

 
Sportelli multifunzionali, soluzione trovata
 
Intanto per gli operatori degli Sportelli multifunzionali è stata trovata una soluzione, rimasti senza contratto rinnovato da aprile scorso dopo essere transitati al Ciapi. “Il governo – afferma il parlamentare all’Ars Filippo Panarello – ha predisposto un emendamento alla manovra correttiva che, sulla base dell’articolo 36 del decreto legislativo del 30 marzo 2001 n. 165, autorizza il Ciapi ad emanare i bandi per il reclutamento del personale da utilizzare per le attività previsti dal progetto ‘Youth-guarantee’ e dal ‘Piano giovani’”. “La soluzione trovata oggi dal Governo – aggiunge la deputata regionale Mariella Maggio – con un emendamento per i circa 1800 lavoratori degli ex sportelli multifunzionali, con gli opportuni aggiustamenti che i membri della V commissione hanno apportato, deve essere ora immediatamente votata favorevolmente dall’Aula. Le procedure per l’affidamento del servizio relativo alle attività previste dal progetto Youth Guarantee devono essere svolte nel più breve tempo possibile. La loro agonia va avanti da mesi e dobbiamo dare risposte in tempo reale così come in generale bisogna trovare immediatamente una risposta per il settore della Formazione, risposta che ancora aspettiamo dal Governo”.

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