Le raccomandazioni Ue per risollevare il Paese - QdS

Le raccomandazioni Ue per risollevare il Paese

redazione

Le raccomandazioni Ue per risollevare il Paese

martedì 03 Giugno 2014

Bruxelles chiede sforzi aggiuntivi. Slitta di un anno il pareggio di bilancio

BRUXELLES – Sì a uno slittamento del pareggio di bilancio strutturale di un anno ma l’Italia deve compiere “sforzi aggiunti, anche nel 2014” per rispettare i vincoli del Patto di Stabilità e Crescita. È quanto si sottolinea nelle Raccomandazioni specifiche per Paese della Commissione europea dedicate all’Italia. È saltata dunque la bocciatura della richiesta italiana di concedere lo slittamento del pareggio di bilancio strutturale di un anno. Dal testo è stata infatti tolta nel corso delle trattative della scorsa notte la frase in cui si afferma che “l’esenzione richiesta dall’Italia di deviare dal percorso verso gli obiettivi di medio termine non può essere concessa a causa del rischio di non conformarsi con gli obiettivi di riduzione del debito”. Ma al Belpaese si chiedono “sforzi aggiunti” per quest’anno, una frase che fa pensare alla possibilità di un’ulteriore manovra economica.
L’invito al governo è quello di andare avanti con le riforme. Accelerare per ottenere risultati al più presto. Otto le raccomandazioni: trasparenza del mercato creditizio, rivedere il carico fiscale sul lavoro, promuovere l’occupazione, apertura incompleta dei mercati dei servizi, giustizia lenta, lotta all’evasione, attenzione al sistema scolastico e la necessità di “sviluppare piena operatività dell’Autorità di regolazione dei trasporti entro settembre 2014”.
L’Italia dovrà quindi “intensificare lo slancio delle riforme per rafforzare la crescita economica e la creazione di posti di lavoro”, ha detto il commissario Ue agli Affari economici, Olli Rehn, presentando le Raccomandazioni. L’Ue si raccomanda inoltre con l’Italia di esaminare “entro la fine del 2014 gli effetti delle riforme del mercato del lavoro, valutando la necessità di ulteriori interventi”. Ed evidenzia la necessità della “presentazione di una tabella di marcia dettagliata degli interventi entro settembre 2014”. La Commissione chiede inoltre di “trasferire ulteriormente il carico fiscale dai fattori produttivi ai consumi, ai beni immobili e all’ambiente, nel rispetto degli obiettivi di bilancio”.
Nel documento si ricorda come “la situazione del mercato del lavoro in Italia è ulteriormente peggiorata nel 2013, con un tasso di disoccupazione salito al 12,2% e la disoccupazione giovanile che è arrivata al 40%”. Per questo – spiega la Commissione – “garantire una corretta attuazione e un attento monitoraggio degli effetti delle riforme adottate in relazione al mercato del lavoro e al quadro di fissazione dei salari è fondamentale per ottenere i benefici previsti in termini di maggiore flessibilità in uscita, di una flessibilità in entrata meglio regolamentata, di un sistema più integrato di sussidi di disoccupazione e di un miglior allineamento dei salari alla produttività”.
Il Belpaese deve anche “portare a compimento l’ambizioso piano di privatizzazioni” e “attuare un aggiustamento di bilancio favorevole alla crescita basato sui significativi risparmi annunciati”. Deve “assicurare che i finanziamenti pubblici premino in modo più congruo la qualità dell’istruzione superiore e della ricerca” e “promuovere l’apertura del mercato e rimuovere gli ostacoli rimanenti e le restrizioni alla concorrenza”.
 

Dal lavoro ad una Pa efficiente le otto richieste dell’Unione

1. Rafforzare le misure di bilancio per il 2014
2. Trasferire ulteriormente il carico fiscale dai fattori produttivi ai
consumi, ai beni immobili e all’ambiente,
3. Far progredire l’efficienza della pubblica amministrazione, garantire
una migliore gestione dei fondi dell’Ue
4. Rafforzare la resilienza del settore bancario, garantendone la capacità
di gestire e liquidare le attività deteriorate per rinvigorire l’erogazione
di prestiti all’economia reale;
5. Valutare entro la fine del 2014 gli effetti delle riforme del mercato del
lavoro
6. Migliorare i risultati della scuola e, di conseguenza, ridurre i tassi di
abbandono scolastico;
7. Approvare la normativa in itinere volta a semplificare il contesto
normativo a vantaggio delle imprese e dei cittadini vigore;
8. Garantire la pronta e piena operatività dell’Autorità di regolazione dei
trasporti entro settembre 2014; approvare l’elenco delle infrastrutture
strategiche del settore.

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