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Catania – I problemi cronici della movida si ripresentano ad ogni estate

Melania Tanteri

Catania – I problemi cronici della movida si ripresentano ad ogni estate

mercoledì 04 Giugno 2014

Il Comune disciplina i Caffé Concerto. L’assessore Mazzola assicura: “Saremo molto rigorosi”. Per i commercianti: assenza di controlli, concorrenza sleale e niente parcheggi

CATANIA – È deciso: a Catania torna la stagione dei Caffé concerto. Dopo il solito tira e molla tra amministrazione, residenti e commercianti, e numerose riunioni per stabilire le modalità della nuova offerta serale, sono stati infatti pubblicati i provvedimenti per consentire l’avvio della stagione dei Caffè concerto, che presentano alcune importanti novità. A partire dalla possibilità per i locali, già anticipata nel corso delle settimane passate, di diffondere musica amplificata.
 
“Escluse le percussioni – ha sottolineato l’assessore alle Attività produttive, Angela Mazzola. Abbiamo voluto apportare la novità dell’amplificazione vocale – ha aggiunto – per riportare i Caffè concerto alle origini, con musica di qualità e per ogni tipo di orecchio. E tutto questo – ha proseguito -in uno spirito di riqualificazione di tutto il centro storico condiviso dalle associazioni degli operatori con le quali stiamo predisponendo dei codici di autoregolamentazione. Insomma, offriamo tutele per i residenti ed opportunità per gli esercenti”.
Le esibizioni, che dovranno tassativamente cessare a mezzanotte e mezza – in caso contrario, assicurano dall’amministrazione, sanzioni elevate fino alla sospensione della licenza – inoltre, dovranno essere concordate con gli operatori tra vicini e della turnazione per le esecuzioni musicali dovrà essere stata data tempestiva comunicazione alle Direzioni Attività Produttive ed Ecologia.
Soprattutto per andare incontro alle esigenze dei residenti che hanno lottato per anni contro la musica amplificata e che chiedono controlli efficaci,
“Ci rendiamo conto – ha continuato l’assessore al Commercio – che le esigenze di esercenti e residenti sono spesso in antitesi, ma ritengo che con questo provvedimento si sia trovato un punto di equilibrio”.
Non così, invece, per i rappresentanti degli esercenti, riuniti nella Fipet- Cidec di Confcommercio, secondo cui l’amministrazione non avrebbe fatto i conti con le difficoltà che incontra chi gestisce un’impresa in centro storico. In particolare legate all’assenza di controlli, alla concorrenza sleale esercitata da molti e alla cronica mancanza di parcheggi in tutta l’area della movida.
“Noi esercenti abbiamo le stesse richieste dei residenti ma nessuno ci ascolta – ha affermato Roberto Tudisco, rappresentante della Fipet – abbiamo chiesto il presidio del territorio per controllare la presenza sempre più massiccia ed indisturbata di spacciatori, abbiamo chiesto l’intervento del comune per far cessare il fenomeno della svendita di alcool a basso costo, abbiamo chiesto eventi culturali che portassero di nuovo la vita al centro storico di Catania offrendo qualità e turismo di respiro europeo, abbiamo chiesto un maggiore decoro di aiuole e cestini”. Queste le richieste di chi lavora nei locali notturni del centro storico, alle quali però l’amministrazione avrebbe risposto proprio con i nuovi provvedimenti.
“Oggi – ha evidenziato l’assessore Mazzola – offriamo tutele per i residenti ed opportunità per gli esercenti. Saremo molto rigorosi nei controlli – ha aggiunto – su orario e rispetto dei decibel delle esibizioni, anche aumentando gli strumenti di rilevazione. “L’intento- ha concluso – è quello di una maggiore responsabilizzazione degli operatori attraverso le loro associazioni con le quali si stanno predisponendo protocolli d’intesa perché sia possibile una reale rinascita del centro storico”.

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