Piani urbani del traffico. Il Put è obbligatorio (con un aggiornamento da presentare ogni due anni) in tutti i Comuni con più di 30 mila abitanti, ma troppi centri siciliani restano sordi.
Amat, Amt e Atm. La gestione clientelare che ha contraddistinto per molto tempo le società pubbliche ha prodotto enormi scompensi economici e conseguenti disservizi per i cittadini.
PALERMO – Trasporto pubblico locale, inquinamento, mobilità sostenibile: su questi temi, il disinteresse dimostrato dalle amministrazioni comunali siciliane nel corso degli anni si è accumulato fino a divenire una pesante eredità, che in altri termini è una palla di piombo che trascina sempre più in basso la vivibilità e la qualità della vita dei centri urbani. Conseguenze che hanno prodotto società di gestione dei mezzi pubblici allo sbando e devastate da pesanti deficit di bilancio, livelli di utilizzo dei mezzi in coda alle classifiche italiane, basse percentuali di pedonalizzazione, mezzi superati, tasso di motorizzazione alle stelle. I sindaci hanno dormito in auto per decenni, e adesso che si sono svegliati vedono un’Europa che, invece, viaggia green. Mentre Palermo, Catania e Messina, tanto per citare alcune città, continano a vedere nero.