Ganiza, l'app che organizza il tempo libero - QdS

Ganiza, l’app che organizza il tempo libero

Antonio Leo

Ganiza, l’app che organizza il tempo libero

mercoledì 11 Giugno 2014

La startup ha vinto un finanziamento di 25 mila euro insieme all’accelerazione del progetto di impresa presso l’incubatore Working capital. L’applicazione è gratuita per gli utenti e permette di creare fino a tre proposte da inviare al proprio gruppo di amici

CATANIA – Sushi o pasta alla norma? Cinema o teatro? Uscire o non uscire, questo è il problema e soprattutto una valanga di passaggi che rendono ogni organizzazione tra amici una trattativa estenuante. Devono averci pensato a lungo quelli di Ganiza, o forse devono essere rimasti a casa dopo tentativi infruttuosi di accordarsi per andare al chiosco più vicino. Fatto sta che la startup catanese, vincitrice di un grant (un cospicuo gettone puntato da Telecom su questi ragazzi siciliani appena un anno or sono) di 25 mila euro, ha messo a punto un sistema per semplificare la vita di quanti tra Whatsapp, Facebook, sms e vattelappesca fanno una fatica tremenda per organizzare le proprie uscite.
 
“Si tratta di un’applicazione mobile totalmente gratuita – ci spiega Francesco Marino, ventitreenne studente di economia e CEO dell’impresa innovativa – che permette ai gruppi di amici di decidere velocemente cosa fare nel proprio tempo libero. In pratica con Ganiza noi offriamo l’opportunità di creare da una a tre proposte, inviarle al proprio giro di amici e vedere quale riscuote più successo”.
Francesco, mentre ci accoglie nei locali di Working Capital – dove la sua startup sta completando il percorso di accelerazione – tra una stampante 3D e un drone che svolazza sopra le teste di giovani intenti a elaborare modelli di business, ci racconta la sua esperienza. Gli chiediamo subito: è nata prima l’idea o lo startupper? La domanda non è retorica, in quanto questi luoghi di co-working servono proprio a stimolare la nascita di nuove imprese, e certo non tutti arrivano muniti di un canovaccio ben strutturato.
“Avevo già in mente un’idea di base, ma ancora era molto sfumata. Così ho cominciato a frequentare Youthub (il primo vero embrione di acceleratore a Catania, nda) – racconta Marino – poco prima che si chiudesse la call (l’iscrizione al concorsone Telecom, per dirla semplice) dell’anno scorso. Quindi ho avuto l’opportunità di confrontarmi con altri ragazzi con professionalità diverse dalle mie: i feedback sono stati decisivi per il prosieguo dello sviluppo”.
L’aggregatore ha dato poi i suoi frutti. “Tramite Youthub ho trovato il primo co-founder di Ganiza, Valentino Romano. Con lui abbiamo vinto l’accelerazione e in tre mesi abbiamo fatto una full immersion concentrandoci sui bisogni del cliente”. A loro si sono aggiunti in corso d’opera il copywriter Daniele Virgillito e altri cinque ragazzi tra programmatori e grafici. Adesso l’app è praticamente pronta: la data di lancio su Android e Apple Store è prevista tra la fine del mese corrente e l’inizio di luglio (e già stanno lavorando anche alla versione per Windows Phone).
Ma come funziona Ganiza?
“Attraverso la nostra applicazione è possibile creare in modo schematico da una a tre proposte di uscita oppure prendere spunto da ciò che si trova intorno a te (eventi, lezioni private, manifestazioni sportive ecc..). Dopo aver creato le proposte, Ganiza permette di inviare ai propri amici un link tramite sms, Whatsapp o mail. Gli amici selezionati, dunque, potranno visualizzare le proposte e dare il loro parere. I voti vengono registrati in momenti differenti e visualizzati in un’unica schermata, quindi non hai il problema di doverti leggere tutta la chat come accade su Whatsapp. E questo è un bel risparmio di tempo. Non è necessario registrarsi se si vuole solamente dare il proprio voto”.
Eh sì, e se poi qualcuno ha qualcosa da ridire sulle proposte?
“Abbiamo previsto non una chat ma dei commenti per fare in modo che non si debba uscire da Ganiza e definire gli ultimi dettagli dell’uscita su Facebook o Whatsapp, per dirne due. Comunque quando si crea la proposta, viene indicato cosa fare, dove, a che ora e c’è anche uno spazio per le note”.
Qual è il vostro modello di business?
“Noi vogliamo dare l’opportunità ai nostri partner commerciali di raggiungere i gruppi nel momento stesso in cui quest’ultimi stanno decidendo come trascorrere il tempo libero. Quando viene aperta l’app, tra le cose che potrei fare intorno a me trovo, per esempio, lo scontro laser game. Noi faremo caricare graficamente la proposta commerciale al nostro partner e solo nel caso in cui è inserita tra le proposte gli applicheremo un costo per action. Ci sarà un budget, come l’advertising di Facebook (cioè si paga a titolo esemplificativo una cifra compresa tra 10,15,20 euro mensili per lanciare delle campagne pubblicitarie)”.

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