Formazione col freno a mano: Albo e corsi, si va verso un flop annunciato - QdS

Formazione col freno a mano: Albo e corsi, si va verso un flop annunciato

Michele Giuliano

Formazione col freno a mano: Albo e corsi, si va verso un flop annunciato

giovedì 19 Giugno 2014

Ancora tagli agli enti storici, dipendenti tutti spediti al Ciapi che si sta trasformando in uno stipendificio. Slittano i termini per i ricorsi: tantissime le istanze di revisione, scricchiola tutto

PALERMO – Ancora tagli agli enti mentre il nascituro Albo degli operatori appare un flop ancora prima di essere concretamente partito. La formazione professionale siciliana stenta ancora a decollare nonostante le tantissime novità introdotte e soprattutto l’enorme cura dimagrante che la Regione sta imponendo.
L’ultima stangata riporta come vittime illustri importanti enti storici come l’Ancol e l’Aiprig: il primo è stato coinvolto nell’inchiesta messinese che ha portato agli arresti il deputato messinese del Pd Francantonio Genovese, il secondo risultato non in regola al termine di un controllo amministrativo. I provvedimenti sono stati firmati dalla dirigente Anna Rosa Corsello e puntano a recuperare per intero i finanziamenti concessi con il cosiddetto Avviso 20.
 
All’Ancol vengono revocati finanziamenti per ben 7 progetti per un valore totale di due milioni e 828 mila euro, all’Aiprig altri 625 mila euro. In totale quindi la Regione riesce a fare economie per 3 milioni e mezzo di euro. La linea dura del governo regionale su ruberie e mancato rispetto di contratti e quant’altro sta portando i suoi frutti. L’impressione è che continuando con tale rigidità ne rimarrà solo uno, come l’highlander.
Nel decreto firmato dalla Corsello per l’Ancol si fa esplicito riferimento all’inchiesta messinese e alle irregolarità emerse, all’Aiprig invece è risultato fatale un controllo amministrativo di primo livello. Il personale di questi enti ha già trovato o troverà comunque spazio all’interno del Ciapi di Priolo, divenuto oramai il contenitore per tutti quei lavoratori rimasti senza un ente di riferimento. Intanto, slitta ancora il termine per la tanto attesa pubblicazione della versione definitiva dell’albo unico dei formatori.
L’assessorato ha fatto sapere che i termini, già scaduti, sono stati prorogati.
 
Segno che qualcosa non sta andando per il verso giusto. Troppe le contestazioni fatte agli uffici che sono letteralmente oberati di lavoro per la raffica di ricorsi. Il che significa che dovranno essere riviste centinaia e centinaia di posizioni di lavoratori esclusi. Per porre rimedio non basterà certamente qualche giorno anche per potere rivedere tutto il sistema inceppato. In pratica si dovrà rivedere probabilmente ogni singolo lavoratore, anche coloro i quali sono rimasti fuori dalla lista degli esclusi. Sono piovute segnalazioni di posizioni irregolari di dipendenti degli enti che invece non sono stati inseriti nella lista degli esclusi.

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