Per aspera ad astra i successi dalle difficoltà - QdS

Per aspera ad astra i successi dalle difficoltà

Carlo Alberto Tregua

Per aspera ad astra i successi dalle difficoltà

martedì 01 Luglio 2014
Per aspera ad astra significa che i successi nascono dalle difficoltà.
Quando ci cade la casa addosso, possiamo avere due comportamenti: disperarci piangendo, perchè si ritiene che la questione sia irrisolvibile, oppure rianimarci, scrollarci la polvere e pensare subito come fare per affrontare la difficoltà che ci è capitata.
Purtroppo, la maggior parte delle persone si regola come nel primo caso; una parte minore, invece, reagisce in modo tanto più forte quanto più grosso è il problema da affrontare.
Più volte, in questi quarant’anni, abbiamo affrontato la materia e prospettato non solo l’opportunità, ma anche la necessità di comportarsi in maniera vigorosa, senza cedere allo scoramento, né auto-commiserarsi e neppure dar la colpa di ciò che ci capita a sorella sfortuna. I deboli si comportano così, anche perché non sono abituati a trovare il coraggio che superi la paura. 

La grave crisi che ha colpito il nostro Paese e che ha fatto recedere la ricchezza nazionale (Pil) di dieci punti (150 mld), dovrebbe averci insegnato come ribaltare la situazione ed intraprendere la strada del successo.
Non ci riferiamo a quello effimero portato dalla comunicazione, negli spettacoli, nella televisione, ma quello vero e solido che si costruisce giorno dopo giorno, neutralizzando, in tutto o in parte, le difficoltà e accumulando un bagaglio di conoscenza e di esperienza che ci consenta di capire che cosa stia accadendo, prima, e cosa fare per superare il guado, immediatamente dopo.
Purtroppo una vile razza di partitocrati non ha saputo capire che cosa ci stava accadendo, tanto i loro privilegi sono rimasti immutati, infischiandosene ampiamente di nove milioni di cittadini che sono diventati poveri e di altrettanti cittadini che stentano a coniugare il pranzo con la cena.
Dentro questa fotografia vi sono furbi e marpioni che agiscono nel sottobosco dell’evasione, sfuggendo ai controlli, ma continuano ad accumulare ricchezze ed a fare la bella vita. è caduto nel dimenticatoio lo scandalo di quell’imprenditrice romana (Angiola Armellini) che possedeva 1200 immobili, sconosciuta al fisco.
 

La cosa più grave che capita ad un corpo sano è la malattia. Così la società italiana è stata appestata dalla corruzione dilagante in tutta la Pubblica amministrazione. la Cosa pubblica è stata aggredita in modo virulento, coinvolgendo vertici delle Istituzioni.
Ma qui vogliamo dare un atto di solidarietà alla Guardia di Finanza, il cui corpo ha raggiunto il duecentoquarantesimo anno dalla fondazione, perché qualche rara mela marcia non può inficiare l’azione corale e coraggiosa che svolge tutti i giorni, a cominciare dal suo Comandante generale, Saverio Capolupo (venuto al nostro forum pubblicato in data 11/09/2010), per finire all’ultimo agente appena assunto.
Più volte abbiamo scritto sulla indispensabile necessità che, dentro le Istituzioni vengano creati gli anticorpi contro la corruzione, ma da questo orecchio Ministri, Presidenti di Regione e Sindaci non ci sentono.
È vero che la legge 190/2012 ha istituito l’area della trasparenza e l’obbligo della nomina del responsabile anticorruzione in ogni Ente, ma è anche vero che essa è ancora disattesa. 

A riguardo, ci auguriamo che la riunione dell’Avcp ( Autorità di vigilanza dei contratti pubblici) in seno all’Anac (Autorità nazionale anticorruzione) ed il Dl 90/2014 che ha rafforzato fortemente i poteri del presidente Raffaele Cantone, costituiscano una svolta nella lotta anticorruzione.
Difficoltà ed insuccessi debbono dare forza ad una reazione che faccia prevalere i migliori cittadini, quelli più bravi ed onesti, su una minoranza di fannulloni infingardi e corrotti.
È indispensabile che i vertici burocratici di Stato, Regioni e Comuni, capiscano che per loro la festa è finita se continuano a voler mantenere privilegi anziché fare, come è loro dovere, i servitori dei cittadini.
La burocrazia francese dà un grande esempio di professionalità e correttezza. Quella tedesca non è da meno. In Gran Bretagna, la common low (leggi non scritte), semplifica procedimenti e per ciò stesso abbassa il tasso di corruzione. Noi italiani non possiamo essere da meno, finalmente.
Per aspera ad astra.

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