Contenziosi tributari, Sicilia regina indiscussa con 25.390 casi - QdS

Contenziosi tributari, Sicilia regina indiscussa con 25.390 casi

Michele Giuliano

Contenziosi tributari, Sicilia regina indiscussa con 25.390 casi

giovedì 10 Luglio 2014

La media nazionale chiude il 2013 con un -3,47 per cento, in Sicilia invece +14 per cento. L’Isola è la regione che ha registrato l’incremento più consistente per il 2013 (+14%)

Meno contenziosi tributari in Italia ma non in Sicilia. I bracci di ferro tra consumatori, istituzioni pubbliche e le più svariate società di recupero crediti nell’Isola anzi aumentano, in controtendenza con il dato nazionale la cui media parla di un calo del 3,47 per cento mettendo a confronto gli anni 2012 con il 2013. Lo dice il ministero dell’economia e delle Finanze nella sua ultima relazione annuale sul contenzioso. In Sicilia si registra addirittura il record dei contenziosi tributari al 31 dicembre del 2013: ben 25.390, staccando di molto la seconda regione d’Italia con più contenziosi, la Calabria, che ne conta 14.758. Il dato che risalta maggiormente e che questi contenziosi vengono esitati con estrema lentezza.
 
In Sicilia, infatti, lo scorso anno sono stati definiti soltanto 5.163 procedimenti quando però solo lo scorso anno nel frattempo si sono instaurati altri 8 mila contenziosi circa a cui si aggiungono i 22 mila degli anni precedenti. In pratica c’è stato un aumento dei contenziosi del 14 per cento, ed anche in questo caso è record nazionale soltanto sfiorato dalla Sardegna che si è fermata al 13,45 per cento. Ci sono regioni italiane dove addirittura i contenziosi sono diminuiti dell’80 per cento (Valle d’Aosta) o del 37 per cento (Basilicata).
 
L’andamento dei flussi dei contenziosi nelle commissioni regionali tributarie dà l’idea di una Sicilia litigiosa e di una giustizia lenta: il flusso delle istanze è stato dal 2010 al 2013 in costante aumento, se si eccettua solo il 2012: si è cresciuti via via dai 7.061 contenziosi del 2010 sino agli 8.312 dello scorso anno. Da dire che anche i casi definiti sono stati in crescendo negli stessi anni di riferimento: da 4.688 a 5.163. Ma quali sono gli enti con cui si attivano il maggior numero di contenziosi in Sicilia? Lo scettro, per quanto concerne le commissione tributarie provinciali, va all’Agenzia delle Entrate dove sono pendenti ben 83 mila casi sui 168 mila complessivi; seguono enti territoriali (31.397) e l’immancabile Equitalia (28.456); stesso sostanziale trend per quanto concerne i ricorsi alle commissione regionali territoriali: al primo posto ancora l’Agenzia delle Entrate (18.568), enti territoriali (3.309) ed Equitalia (2.681). La lentezza dei procedimenti viene confermata dall’anzianià media dei pendenti per le singole commissione tributarie regionali.
 
La Sicilia questa volta non ha la peggiore perfomance ma comunque resta tra le peggiori: nel 2013 per chiudere un caso ci sono voluti 758,2 giorni, mentre nel 2012 si era fermi a 737,7. Più che dimezzati i tempi in Valle d’Aosta, quasi invece in Lombardia, Lombardia, Toscana, Lazio e Friuli Venezia Giulia. I tempi in Sicilia sono molto lunghi anche perché si registra un altissimo numero di appelli a seguito della prima sentenza.
 
Nell’Isola nel 2013 di appelli se ne sono materializzati ben 8.321, solo in Campania il numero è più alto e si arriva a 10.018. In poche parole i contenziosi si trascinano per anni anche per la cocciutaggine di chi in prima istanza soccombe. Così si segue la linea dei ricorsi, con ingolfamento delle commissioni tributarie.

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