Mutui ipotecari, richieste in crescita ma in Sicilia importi ancora sottotono - QdS

Mutui ipotecari, richieste in crescita ma in Sicilia importi ancora sottotono

Oriana Sipala

Mutui ipotecari, richieste in crescita ma in Sicilia importi ancora sottotono

mercoledì 16 Luglio 2014

Crif: al di qua dello Stretto l’ammontare è pari a 109.280 €, ben lontano rispetto alla media nazionale di 124.957 €. Il I semestre 2014 ha visto un incremento delle domande nell’Isola pari all’11,1% con in testa Caltanissetta (+21,1%)

PALERMO – Accendere un mutuo, al giorno d’oggi, sembra proprio un atto di coraggio. Le famiglie siciliane dimostrano infatti di avere molta prudenza quando si tratta di investire. La richiesta di mutui e di prestiti di lunga durata sono un chiaro indicatore del grado di fiducia che tali famiglie nutrono verso il futuro. In questo senso, gli ultimi dati del “Barometro Crif della domanda di credito da parte delle famiglie”, divulgati lo scorso 2 luglio, risultano utili a capire quale sia la situazione nell’Isola.
Secondo il rapporto del Crif, il comportamento delle famiglie siciliane è ancora improntato alla cautela e alla volontà di correre meno rischi possibili. Non a caso, se da un lato aumenta la richiesta di mutui ipotecari, dall’altro si nota come gli importi richiesti siano inferiori rispetto all’anno precedente. Si estende inoltre l’arco temporale entro il quale le famiglie decidono di estinguere il mutuo, in modo da affrontare rate più piccole e sostenibili e da non pesare in maniera significativa sul bilancio familiare.
A livello nazionale, la richiesta di mutui ipotecari, nel giugno 2014, è aumentata del 14,1% rispetto allo stesso periodo del 2013. Nel primo semestre dell’anno corrente, inoltre, l’aumento è pari al 10,3%. La situazione siciliana non si discosta molto da quella nazionale. Anche nella nostra Isola, infatti, si registra, nel primo semestre 2014, un incremento dei mutui ipotecari richiesti dalle famiglie pari all’11,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tale risultato viene fuori da una sintesi dei dati di ogni singola provincia, che sono tra loro molto diversi. Le variazioni più significative si registrano a Trapani (+21,6%) e Caltanissetta (+21,1%). Seguono Ragusa (+19,6%) Agrigento (+17,1%), Palermo (+12%), Messina (+11,4%). Non superano il 10% le province di Catania (+7,4%) e Siracusa (+1,3%). Enna è l’unica provincia siciliana a registrare una flessione, che è pari a -5,9%.
Come accennato, l’importo medio richiesto dalle famiglie tende a diminuire. Nei primi sei mesi dell’anno, infatti, questo è pari a 109.280 euro, ben al di sotto dei 124.657 euro della media nazionale. La provincia siciliana in cui si registra un importo medio più cospicuo è Palermo, dove si parla, per i primi sei mesi dell’anno, di 119.740 euro.
 
A seguire le province di Catania (117.321 euro), Messina (109.684 euro), Caltanissetta (101.520 euro).  Siracusa e Agrigento sfiorano i 100 mila euro, mentre per tutte le altre province la cifre si aggira intorno ai 92 mila euro (il dato esatto è presente in tabella). Anche se è Trapani la provincia in cui si registra l’importo medio più basso (90.573 euro), è nella provincia di Enna che si registra però la flessione più pesante: rispetto al primo semestre del 2013, infatti, l’importo medio richiesto dalle famiglie, nel primo semestre del 2014, è più contenuto del 7,6%.
Infine, quanto alla durata del mutuo, la fascia maggiormente richiesta è quella compresa tra i 25 e i 30 anni, con una quota pari al 27,9% del totale. Le richieste di mutui con piano di rimborso inferiori ai 15 anni sono invece soltanto un quarto del totale.

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